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Departures (Okuribito)

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view post Posted on 23/11/2010, 21:03     +1   -1
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Departures - Okuribito

Departures(Okuribito)


Titolo: Departures / おくりびと / Okuribito
Anno:2008
Regista: Youjirou Takita
Nazione: Giappone


Il film è disponibile anche in Italia.


Cast
Masahiro Motoki as Daigo Kobayashi
Ryoko Hirosue as Mika Kobayashi
Kazuko Yoshiyuki as Tsuyako Yamashita, a woman running a sentō
Tsutomu Yamazaki as Shōei Sasaki, president of NK Agency
Kimiko Yo as Yuriko Uemura, an employee of NK Agency
Takashi Sasano as Shōkichi Hirata, a regular customer of Tsuyako's sentō
Tetta Sugimoto as Yamashita, a son of Tsuyako, Daigo's old classmate
Toru Minegishi as Toshiki Kobayashi, Daigo's father
Tarō Ishida as Mr. Sonezaki, the owner of Daigo's orchestra
tratto da wikipedia


Trama

Daigo suona come violoncellista in un orchestra a Tokyo. Quando l'orchestra viene sciolta, decide di tornare assieme alla moglie Mika al suo paese natale. Alla ricerca di un lavoro,Daigo risponderà ad un'insezione allettante e si ritoverà a lavorare per un agenzia di pompe funebri........


Riconoscimenti
- Miglior film straniero agli Academy Awards, USA, 2009
- Audience Award e Black Dragon Audience Award a Yôjirô Takita al Far East Film Festival di Udine, 2009
- etc, etc, etc.


Trailer

Video


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Come può mancare il topic sul film che ha vinto l'oscar l'anno scorso??? :smoke:

Dovevo andarlo a vedere al cinema quando uscì in Italia, ma la sfiga ha voluto impedirmelo :buu: Quindi l'ho recuperato solo ora.

Il film merita tantissimo, racconta la morte ed il mestiere del "becchino" con molta delicatezza. Anche in Giappone lavorare alle pompe funebri non è considerato un mestiere degno, è un lavoro di cui vergognarsi e, sulle prime, Daigo stesso, si vergogna di quello che fa al punto di non dirlo alla moglie. L'unica cosa che lo spinge a continuare è lo stipendio. con il tempo Daigo svilupperà rispetto per il lavoro che ha scelto, fino al punto di
mettersi contro la moglie, che, dopo aver scoperto in che modo il marito guadagna i soldi, gli chiederà di cambiare lavoro


Gli attori sono fantastici. Masahiro Motoki ha reso benissimo il personaggio con tutte le sue contraddizioni e le sue fragilità.
Del cast conoscevo già la cara Ryoko, che mi piace un sacco :cuore: e Tsutomu Yamasaki, alias il vecchio che scatarrava sul lavandino in Kurosagi :spavento: ( che qui fa un personaggio moooolto migliore, anche se in alcuni passaggi mi ricordava il vecchio inquietante :nfg: )

Il rito giapponese della preparazione del defunti è affascinate, composto com'è da gesti lenti, delicati e precisi. Quest'aspetto della cultura giapponese lo ignoravo e mi ha fatto piacere poterlo conoscere. :cuore:

Consiglio la visione a chi non lo ha ancora visto e sconsiglio di guardarlo a chi trova disturbante la visione di un nutrito gruppo di morti :lone:

Edited by cris01 - 2/1/2018, 16:27
 
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view post Posted on 23/11/2010, 21:09     +1   -1
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:spavento: Davvero non avevamo il topic?!?

Grazie di averlo aperto! :amor:

Io non l'ho ancora visto, ma ne sento parlare bene da anni e l'ho anche già scaricato, quindi spero di adempiere ai miei obblighi presto!
 
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view post Posted on 23/11/2010, 21:32     +1   -1
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CITAZIONE (Mimi-chan @ 23/11/2010, 21:09)
:spavento: Davvero non avevamo il topic?!?

Anche io sono stupita...! Forse, dato che fu rinomatamente riconosciuto come un bel film, tutte eravamo sicure che qualcuno l'avesse aperto. E invece no!

Personalmente non l'ho ancora visto ma l'ho sempre voluto fare.
Ho un feticcio contrastante col tema della morte, credo che il "sublime" di romantica (Turner & co) memoria sintetizzi per bene cosa ne penso, aka magnificenza del tema e (personale) impotenza. Sono molto curiosa di vedere come gestiscono dei giapponesi in toto un tema del genere*, più che altro il mestiere del becchino è direi scevro da ogni romanzizzazione o voli di fantasia rarefattamente... giapponesi.

* in genere non guardo drama coi morti perché sono sempre coi malati terminali, e io sono ipocondriaca/non mi piace vedere un drama in cui sai già che il protagonista muore/è crepato.


Alannah, grazie per il topic e per la recensione anche da parte mia! :amor:
 
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view post Posted on 23/11/2010, 21:36     +1   -1
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No, no!!! Non c'era!!! Ho pure controllato più volte per essere sicura, pensavo di essere ubriaca

CITAZIONE
Grazie di averlo aperto!

Figurarsi. Se non scrivo di quello che vedo, che vi racconto? Almeno spero che la scheda torni utile a qualcuno e attiri qualche curoso.

Sentito??? Filate a guardarlo

CITAZIONE
Io non l'ho ancora visto, ma ne sento parlare bene da anni e l'ho anche già scaricato, quindi spero di adempiere ai miei obblighi presto!

Me lo segno e poi ti interrogo!!! :tiè:

CITAZIONE
* in genere non guardo drama coi morti perché sono sempre coi malati terminali, e io sono ipocondriaca/non mi piace vedere un drama in cui sai già che il protagonista muore/è crepato.

Quà sono già tutti più o meno morti. comunque vai tranquilla che il protagonista resta più vivo che mai

Edited by cris01 - 12/7/2017, 20:20
 
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view post Posted on 23/11/2010, 23:17     +1   -1
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Delicato è l'aggettivo che mi viene in mente quando penso a questo film. :amor:
Riesce a trattare un tema tanto serio e pesante con meravigliosa delicatezza, ma sa essere anche ironico e a tratti divertente. E' un film che commuove, ma non è triste, anzi.
Bello ed elegante il rituale della preparazione, ha un che di affascinante nella precisione dei gesti.
Tutto stupendamente accompagnato dalle bellissime musiche di Joe Hisaishi (adoro i suoi lavori :wub: ).

Pare che la produzione di questo film sia durata tantissimo tempo proprio per la difficoltà del tema trattato, anche il regista non volle fare previsioni sulla riuscita o meno del film per scaramanzia.

PS: Sugimoto Tetta era anche qui... l'altro prezzemolino del panorama nipponico insieme a Osugi :shifty:
 
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Asherty
view post Posted on 25/11/2010, 23:43     +1   -1




questo film lo vidi l'anno scorso aspettandomi molto, e non posso dire che mi abbia deluso, perchè è un fim molto bello, che tratta un argomento difficile con molta delicatezza ed eleganza come detto giustamente da cris, ma l'ho trovato un pò...come dire... "furbo".
quello che in genere mi colpisce nei film asiatici è la poesia assoluta con cui riescono a esprimere i sentimenti e determinate situazioni, e in Departures tutto questo c'è stato, ma in modo un pò troppo veicolato, costruito in un certo senso appositamente per il grande pubblico occidentale. il tema trattato ovviamente è di per se un tema che suscita le nostre più forti emozioni, per cui "facile" da un certo punto di vista per riuscire a catturare il telespettatore. quello che sto cercando di dire, ma con scarsissima efficacia e povertà di esempi, è che trattasi di un bellissimo film, ok, a cui però manca, sempre secondo me, una sorta di purezza e poesia estrema che ho ritrovato in altri film nipponici - e qui non posso non citare Takeshi Kitano (prima di impazzire completamente con gli ultimi due film) che a me personalmente arriva dritto al cuore senza passare dal via e che ha una delicatezza e suggestività nel rappresentare sentimenti ed emozioni unica a mio avviso (parlo di film come "Il silenzio sul mare", "L'estate di Kikujiro", "hana-bi" e non ultimo "Dolls").
poi va beh, io i film li giudico in genere "di pancia", per cui può darsi che me arrivino cose differenti da altri, ma secondo me, pur restando un bel film, che comunque va visto perchè merita per diversi aspetti, di film asiatici dello stesso genere e con le stesse intenzioni superiori a Departures ce ne sono, anche nel passato (Ozu).
 
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view post Posted on 26/11/2010, 12:24     +1   -1
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Non so se questo film sia nato dal principio per il pubblico occidentale, anche perchè tratta un argomento molto tradizionale, che non credo attiri un appassionato di Giappone. Comunque, Asherty, se non ti ha colpito completamente è più che legittimo, ognuno ha i suoi gusti!!!
Il paragone con Takeshi Kitano non lo posso fare, di suo ho visto solo Takeshi's ( che immagino fosse uno degli ultimi due) ed era davvero orrendo :sick:
Era doppiato in italiano e se non ci ho capito un tubo è colpa del film completamente malfatto, non a causa di incomprensioni linguistiche.

Oggi in edicola vendevano in DVD di Departures. è così strano vedere un film giapponese spuntare tra le serie TV americane :nfg:
 
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Asherty
view post Posted on 26/11/2010, 13:19     +1   -1




CITAZIONE (Alannah @ 26/11/2010, 12:24) 
Comunque, Asherty, se non ti ha colpito completamente è più che legittimo, ognuno ha i suoi gusti!!!

certo che sì ho solo cercato di raccontare un pò l'effetto che questo film ha avuto su di me, proprio per dare un contributo anche da un altro punto di vista.
CITAZIONE
Il paragone con Takeshi Kitano non lo posso fare, di suo ho visto solo Takeshi's ( che immagino fosse uno degli ultimi due) ed era davvero orrendo

nooooo, quel film andrebbe ritirato, è una cosa oscena, rovina tutta la fama che negli anni si è costruito Takeshi è un delirio pulp allucinante senza capo nè coda
(l'avevo detto che Kitano era impazzito... )
CITAZIONE
Oggi in edicola vendevano in DVD di Departures. è così strano vedere un film giapponese spuntare tra le serie TV americane

già, e mi dispiace un pò che altri film capolavoro giapponesi molto belli non abbiamo avuto la stessa "apertura"...per questo intimamente ce l'ho un pò con Departures ....

Edited by cris01 - 12/7/2017, 20:20
 
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view post Posted on 14/1/2017, 21:40     +1   -1
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Yamashita Señorita

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Con enorme ritardo, arrivo anche io su questi lidi per decantare le lodi di Okuribito.
Diciamo che sinceramente mi stupisce un po' la vittoria dell'Oscar mi aspettavo qualcosa del genere, ma immaginavo ci fosse qualche elemento che mi avrebbe fatto dire "ah, ecco ciò che ha fatto impazzire il pubblico occidentale", invece no, l'ho trovato un film giapponese , uno di quelli che procedono a passettini e ti mandano messaggi struggenti. Come ce ne sono tanti, ecco, solo che di solito non vengono premiati
Detto ciò, non sono riuscita minimamente a mantenere il contegno e ho pianto tutte le mie lacrime dall'inizio alla fine per ogni singolo caso di dipartita, la grande forza d'animo di Sputacchione (ahimè, ormai la fama non lo abbandonerà mai) e l'aura che lo circondava mi ha piacevolmente colpita ma allo stesso tempo
mi ha fatto temere che l'ultimo a lasciarci sarebbe stato proprio lui

Ammetto di essere stata invece un po' titubante nei riguardi dei protagonisti nella prima parte del film: non che non riuscissi ad empatizzare con Daigo e Mika, però
mi risultava insostenibile che un uomo tanto innamorato potesse così biecamente nascondere tutto alla moglie. Comprarsi il violoncello e indebitandosi in quella maniera DI NASCOSTO, non dire NULLA sul nuovo lavoro etc... e idem lei, come fai a non fare nemmeno una domanda, una ogni tanto, a far finta di niente ogni volta che scopri una nuova menzogna/silenzio? Insomma, mi sembravano una coppia assolutamente fallimentare e anche un po' falsa, aspettavo il punto di rottura e non lo aspettavo così come si è presentato, perchè sinceramente al posto di Mika io Daigo lo avrei mollato non perchè toccava i morti, ma perchè troppo defilato e forse bugiardo. Anche il suo "ritorno" e il tentativo di fargli cambiare lavoro "per il bene della reputazione del figlio" mi ha fatta innervosire meno male che è alfine rinsavita vedendo con i propri occhi quanto fosse importante e necessario per la pace interiore di tutti il lavoro del marito.


Mi sono disidratata, ma sono felice di averlo finalmente visto!

Edited by cris01 - 12/7/2017, 20:20
 
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view post Posted on 14/4/2017, 19:10     +1   -1
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Eccomi anche io su questi lidi, in ritardo sul commento...e in ritardo sul film, dato che l'ho visto a gennaio, sull'aereo
E' uno di quei titoli che mi sono sempre ripromessa di vedere e poi per un motivo o per l'altro la risoluzione non veniva portata a compimento, evidentemente era arrivato il suo momento!

CITAZIONE
Diciamo che sinceramente mi stupisce un po' la vittoria dell'Oscar mi aspettavo qualcosa del genere, ma immaginavo ci fosse qualche elemento che mi avrebbe fatto dire "ah, ecco ciò che ha fatto impazzire il pubblico occidentale", invece no, l'ho trovato un film giapponese , uno di quelli che procedono a passettini e ti mandano messaggi struggenti.

Vero, è un film terribilmente giapponese fino al midollo, nel modo in cui è girato ma soprattutto nella sensibilità e delicatezza con cui tratta una tematica così particolare e inusuale per i nostri standard, fino a renderla quasi "naturale", almeno dal mio punto di vista.

CITAZIONE
la grande forza d'animo di Sputacchione

C'è da dire che se poi l'hanno richiamato nel drama di Pino Becchino era piaciuto qui!

C'era una grande serenità a permeare il tutto, anche nei momenti più tristi, e anche se ovviamente ho pianto tutte le mie lacrime, ricordo - e ricorderò - questa pellicola con grande piacere

Edited by cris01 - 12/7/2017, 20:21
 
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