Dato che oggi ho un pò più di tempo commento anch'io!
Parto col dire che mi è piaciuto pur con tutti i difetti che ci sono in tanpatsu in cui vengono pressati 9 anni della vita di qualcuno, diciamo che sarebbe venuto fuori un bel drama ad episodi perche alcune parti si sarebbero potute sviluppare meglio.
Ovviamente ho pianto come un vitello soprattutto perchè è straziante vedere
tutte le batoste psicologiche subite dal protagonista: inizialmente deve rinunciare allo studio, proprio appena entrato nel liceo e pieno di sogni per il futuro, quando pensa di essere guarito e di poter tornare alla sua vita, di nuovo, la malattia è lì in agguato dietro l'angolo.
Avrei visto meglio una maggior rappresentazione dei rapporti fra i vari personaggi con Keisuke e fra di loro, ma ovviamente in un tanpatsu di circa un'ora e mezza tutto ciò non si poteva rappresentare al meglio.
Il resto passo a commentarlo quotando Dama:
CITAZIONE (Dama Heiko @ 10/10/2009, 16:10)
Innanzitutto una piccola considerazione generale: dato il titolo (Niini è il nomignolo con cui Keisuke viene chiamato da Yuji) e dato la stampo delle promozioni ("Ryo&Ryo insieme in un tanpatsu" etc)
ero abbastanza convinta che sarebbe stato dato molto spazio al rapporto tra i due fratelli, a come il minore avrebbe affrontato la malattia del maggiore, cosa sarebbe cambiato tra loro. Invece tutto ciò è stato completamente trascurato
e in sostanza il povero Yamada Ryosuke è inutile. Peccato, perchè a me sarebbe piaciuto vedere come avrebbero gestito la fratellanza (alla luce dello splendido lavoro che era stato fatto in 1 litre of tears ai tempi), comunque pazienza.
Io avevo letto invece del
rapporto tormentato con la madre
quindi in realtà il povero Yamada non lo calcolavo minimamente anche se lo vedevo in foto, gli avevo già affidato un ruolo secondario, anche se non così tanto
CITAZIONE (Dama Heiko @ 10/10/2009, 16:10)
La cosa che mi ha maggiormente colpita è senz'altro la reazione di Keisuke al tumore:
al contrario di Aya (1 litre of tears) che lotta fin da subito streanuamente per la vita incoraggiata dalla sua famiglia, per Keisuke le preoccupazioni e i sacrifici dei suoi genitori per poter pagare le sue cure, per trovare nuovi trattamenti, i loro continui tentativi si incoraggiamento non fanno altro che aumentare a dismisura la pressione che prova.
L'apparente guarigione e poi la ricaduta lo fanno disperare, la "pesantezza" della madre lo fa imbestialire, si strugge alla ricerca di una ragione di vita che fino agli ultimissimi istanti non riesce a trovare.
Questo ha sicuramente dato un tono molto più drammatico alla vicenda, ma probabilmente grazie a ciò è stato anche
più umano : difficilmente in momenti così bui della propria esistenza si riesce a trovare subito quello stimolo che fa andare avanti e che fortifica, e infatti Keisuke deve precipitare più volte prima di poter rispondere alla domanda che lo assilla.
concordo pienamente sul lato più "umano" dato al personaggio di Keisuke. Le sue azioni per quanto non condivisibili sono però comprensibili, tutti i suoi pensieri, le sue preoccupazioni, sono concrete e colpiscono lo spettatore perchè sono quelle che verrebbero in mente a chiunque anche se poi le reazioni possono, e sono, diverse per ognuno di noi.
CITAZIONE (Dama Heiko @ 10/10/2009, 16:10)
Una nota di merito va sicuramente fatta a Jinnai Takanori che, per la secondo volta nei panni di un padre disperato, è riuscito a creare davvero un bel personaggio
posso dire che ho pianto un pò appena l'ho riconosciuto?
In più aggiungo che ho odiato il medico, costantemente, durante tutto il tanpatsu, mai una parola gentile, mai un conforto, mai un minimo di umanità eppure essere medici dovrebbe essere anche e soprattutto questo
Lui invece è riuscito solo a dare tante illusioni per smontarle neanche 15 secondi dopo
fossi nei genitori di keisuke l'avrei preso a testate
