e poi c'e' lui, Ryuji (il drago del titolo)... IL personaggio che mi ha gia' praticamente conquistata dopo un solo episodio.
Ora... e' pur vero che io sono di parte come urdina perche' amo follemente chi lo interpreta, ovvero Okada Junichi... pero' e' anche vero che lo amo per la sua capacita' di rendere i suoi personaggi davvero intriganti con poche scene. Era gia' successo e si e' ripetuto ancora.
Ryuji e' quello del cast che ha rivelato piu' elementi di se' scoprendosi pero' al tempo stesso meno di tutti; e' stato incazzato e cafone per poi scoprirsi appassionato e deluso (bellissima la scena in cui narra la storia per la prima volta... che sguardo che ha...
), e ancora ha mostrato pregiudizio e assieme capacita' di ripresa da un pensiero errato... e infine e' stato spettacolare quando
ha creato il ponte affinche' Risa, che aveva maltrattato senza vera ragione, potesse reincontrare il ragazzo dei propri sogni... questa parte mi ha proprio commosso e ha creato in me delle grosse aspettative per il futuro, perche' mi sembra ci sia molto da sapere su di lui, e' palese che di rakugo ne sa un bel po', che ha talento e che gli piace anche; come e' palese anche che la famiglia gli manca, perche' altrimenti non tornerebbe di tanto in tanto a casa anche se solo per litigare col padre.
Bellissimo dal punto di vista della sceneggiatura che la storia narrata da Tora sia correlata a quanto accade nell'episodio (e conoscendo quel genio di Kudo Kankuro, che non a caso ha vinto un premio anche per questo drama, non e' casuale e non sara' un caso isolato); splendido che a seconda del narratore
cambi pure la rappresentazione della vicenda... Tora che e' meno capace si immagina con una donna-uomo spaventosa mentre Ryu con una bellissima che scopriremo anche essere qualcosa in piu' per lui nella vita reale
... e interessante il finale in cui tutto si rimette in gioco.
