L'idea era di commentare gli episodi di volta in volta, invece mi sono ritrovata a guardarlo abbastanza in fretta e poi per far sedimentare le impressioni ho fatto passare un sacco di tempo
E' un drama "difficile", perché per quanto si possa trovare riprovevole il comportamento del protagonista è difficile non sperare che in qualche modo se la cavi.
Man mano che i tasselli prendono il loro posto, la storia che si delinea, e che ha condotto ai tragici eventi del primo episodio, si rivelano altrettanto tragici, se non di più, perché assolutamente ingiustificati e ingiustificabili.
Il ritmo non è incalzante, ma i twist sono tanti, i personaggi "chiave" per la polizia vanno e vengono... polizia fin troppo sveglia per gli standard asiatici, devo dire
E' un peccato che questo drama abbia avuto così poco seguito qui sul forum, per quanto datato è facilmente reperibile
(e con il fantastico bonus degli inserti pubblicitari del 2004
) e il tratteggio psicologico di Wagyo secondo me è straordinario.
Confesso che non avrei dato un soldo a
Nakai, invece è riuscito a rendere benissimo questo personaggio controverso, che fugge da sempre e da sé stesso, mentre viene lacerato dal rimorso e dal triste passato che gli è piovuto addosso.
Il libro da cui è tratto è stato pubblicato anche in Italia da poco ("
Come sabbia tra le dita" di
Seicho Matsumoto) e da un lato sarei curiosa di leggerlo, dall'altro conoscendo la storia mi sono privata del pathos
Ma sempre suo ho letto Tokyo Express, altro giallo, che mi è piaciuto, per quanto macchinoso (treni
).
Alla luce del drama però, non so se vorrei recuperare i tanpatsu o il film: penso non ci sarebbe abbastanza tempo per sviluppare come si deve tutti i retroscena, e nell'ultimo l'omicidio ad halloween a Shibuya mi lascia perplessa, l'avrebbero sgamato in quattro secondi, con tutta la gente che giro
Dategli una chance!