Eccomi quà a visione terminata per il commento su Resurrection. Finalmente sono riuscita a seguirlo, lo volevo fare da tanto, perchè questo drama mi ha da subito incuriosita. Ha tutto ciò che mi piace: una storia di vendetta/gialla, un protagonista bravo (Hum Tae Woong), tanti attori conosciuti, e soprattutto il team sceneggiatrice/regista che è lo stesso di The Devil (Mawang), il mio drama del cuore. Resurrection è stato fatto prima, nel 2005, Mawang è del 2007, e io ero gasatissima.
Mah... Alla fine delusa non sono, è stato bello vederlo, però questo drama ha decisamente qualche problema, tanto che mi sembra quasi impossibile pensare che la sceneggiatrice e il regista siano gli stessi di quel capolavoro di The Devil, non c'è nulla della classe di quel drama quì, Resurrection un lavoro onesto e godibile, ma nulla di più. Lo stesso Tae Woong mi è parso poco convinto, bravo come sempre ma più statico e meno espressivo che in Mawang. Posso capirne il motivo.
Resurrection ha innanzitutto un problema di tempi: è decisamente troppo lungo, 24 puntate sono eccessive per raccontare quella storia, 18/20 sarebbero state più che sufficienti, così invece ci sono intere parti "riempitivo", inutili ai fini della trama e del suo svolgersi, che anzi la rallentano.
E poi è troppo meroleggiante, neanche fosse una sceneggiata napoletana, pieno di inutile angst, lui che pensa a lei e si deprime, lei che pensa a lui e si deprime... Bello da vedere una volta, due, tre, ma quando ti fanno sorbire ogni volta metà episodio con gente che piange o dà pugni al muro per puntate e puntate, alla fine ti stufi. Perchè l'angst ci vuole in un drama di questo tipo, eccome, ma non deve essere troppo preponderante e reiterato, altrimenti finisce che poi, al sentire la musica che parte per l'ennesima volta, skippi pezzi e vai avanti, perchè vuoi sapere non solo che loro angstano, lo sai già e li capisci poverini, ma anche cosa succede dopo, ritornare alla storia. Oltretutto le musiche non sono proprio eccelse, il che non aiuta.
Passando alla recitazione, l'ho trovata buona, ma non troppo convinta, da parte di nessuno. I ruoli sono molto stereotipati, più che un drama di vendetta con parti romantiche, questo è un drammone d'amore con parti gialle, e non è la stessa cosa, l'impianto generale cambia. Da quì tutto quell'angst e la storia che procede lenta. Tae Woong come sempre è un grande, ma se paragoniamo l'interpretazione di Ganihyeok e Shinhyeok in Resurrection con quella di Kang Oh Soo in The Devil, c'è un abisso, sia a livello di resa generale, che di mimica facciale, importantissima perchè dà spessore alla recitazione. Per quanto interessante, il suo personaggio è un pò piatto, e un bravo interprete queste cose le nota, è come se non fosse davvero entrato nel ruolo fino in fondo, perchè troppo poco caratterizzato. Ma comunque è stato impeccabile, la classe non è acqua.
Lei, vabbè... Mi piace l'attrice, è bella e brava (la stessa di Capital Scandal nonchè Cain And Abel), mi piace come recita, ma quì ha un personaggio che, in 24 puntate, non fa che piangere e far la faccia appesa, cioè... Sfido chiunque a rendere meglio di lei con un simile ruolo, una lagna. Peccato perchè se trattato in altro modo, il suo ruolo poteva avere un ben diverso peso, ma purtroppo otto volte su dieci in cui la inquadravano, lei angstava... Ha fatto quello che poteva con in mano una parte del genere.
Per fortuna, nelle ultime 4/5 puntate la storia si risolleva, finalmente gli autori danno un taglio a tutto quel meroleggiamento (termine che viene da Mario Merola, il re della sceneggiata napoletana XD) e si concentrano sulla trama, i nodi vengono al pettine e il finale è molto bello, vale la pena arrivarci. E' stato solo allora che ho iniaziato vedere qualche similitudine tra Resurrectione The Devil, in termini non di storia (sono molto diverse ed è giusto così), ma di "resa visiva". Perchè il "come" ti raccontano una storia è importante tanto quanto la storia stessa. Non è al livello di Mawang, ma la regia mgliora e la trama tappa molti dei buchi che aveva.
E' evidente che dopo Resurrection, il team sceneggiatrice/regista ha completamente cambiato registro, per fortuna nostra, perchè se è vero che entrambe le storie raccontano una vendetta, non potreebbero essere più diverse. Grazie al cielo in Mawang hanno evitato del tutto le parti lagnose e si sono concentrati su psicologia e storia, cosa che poi ha spinto gli interpreti a dare non il massimo, ma il 110%, visto la bomba di trama che avevano in mano.
In conclusione è un drama che comunque consiglio, ma senza aspettarsi troppo, è carino, ma non un capolavoro. Bel finale comunque.