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SwitchGirl
view post Posted on 24/3/2014, 22:12 by: SwitchGirl     +1   -1




Finalmente sono riuscita a recuperare questo drama che avrei voluto vedere sin dall'uscita :cuute:

Devo premettere che non ero molto interessata alla vicenda amorosa, ma soprattutto all'aspetto culturale e artistico, e alle dinamiche del dietro le quinte tra le varie generazioni di attori.
Che bello quando alla fine hanno fatto vedere il vero teatro Kabuki-za di Ginza :occhi:

Non ho avuto la reazione (divertita) che pensavo ai costumi e alla rappresentazione del Kabuki, anzi, al contrario, ho apprezzato. Forse perché il tutto era rappresentato solo sullo spazio isolato del palcoscenico ed era tutto così curato, bello, quasi sacro, che cercavo solo di coglierne la bellezza.
Devo dire che sotto questo aspetto i due giovani protagonisti sono stati proprio bravi :clap: non deve essere stato comunque facile calarsi nei ruoli dei vari spettacoli, e tenendo conto che il drama è rivolto ad un pubblico giapponese. Voglio dire, magari noi non riusciamo a capire bene se siano stati bravi o meno, sarebbe interessante avere l'opinione di chi ne capisce, per sapere se davvero sono stati all'altezza di interpretare attori di Kabuki.

E mi è dispiaciuto il fatto che poi nella parte centrale del drama
il tema si sia perso per dare spazio alle dinamiche adolescenziali, facendo ruotare la storia intorno ad Ayame (personaggio molto infantile e poco interessante ai miei occhi) che ben poco c'entrava con il teatro :nfg:
E' vero però che questo è servito anche ad approfondire il punto del rapporto di rivalità/amicizia tra Kyonosuke e Ichiya, che viaggiava sui due binari paralleli dell'amore e del talento.

Riguardo la storia, anch'io ho empatizzato più con Kyonosuke (carinooo Tamamori-kun :love: ), perché è un personaggio più umano, fragile, trasparente, sincero con gli altri e con se stesso. Ichiya ha anche lui le sue fragilità, ma è un personaggio più ermetico, quadrato, che dà priorità alla sua ambizione. E comunque anche lui reso molto bene da Yuma :cuute:

Ayame caruccia, ma classica piccola fiammiferaia innamorata dell'idea del primo amore, e per questo
l'ho detestata in tutti i momenti in cui a causa del suo prosciutto sugli occhi, ha calpestato i sentimenti di Kyonosuke che invece continuava a metterla su un piedistallo. In tanti momenti si è dimostrata non adolescente ma bambina, anche se magari era una specie di chiusura causata dai suoi problemi familiari. Capace solo di ringraziare, trattando i sentimenti con superficialità. Per carità, ringraziare è qualcosa di importantissimo, ma a volte bisogna rispondere con parole o con fatti, prendendosi le proprie responsabilità :lone:


Infatti quoto Alannah :gnegne:
CITAZIONE (Alannah @ 12/11/2013, 18:12) 
Però in questa scena lo volevo patpattare con tutta me stessa...
Kyonnosuke: Ayame, tu mi piaci.
Ayame: grazie!(son sorriso stile: grazie per avermi prestato l'euro per il carrello della spesa :ehm: )
Per me 'sto grazie sa da presa per i fondelli :nfg: Se uno ti dice una cosa del genere e non te lo aspetti, l'ultima cosa che ti viene in mente è la reazione di Ayame :nfg: Neanche un po' di imbarazzo, nemmeno qualche parola balbettata stile, "mò, che gli dico?". No, un secco grazie :nfg: Vabbè :fighting:

Riguardo Hokuto nel ruolo del cattivo come dire.. apprezziamo il tentativo :patpat:
Però glielo perdono perché è troppo caruccio :amor:

Tirando le somme, ho trovato strana la contrapposizione tra una tematica molto bella e interessante, tradizionale e sacra, e la vicenda amorosa leggerina.
Non ho neanche capito bene il target di riferimento del drama, potrebbe piacere un pò a tutti ma non accontentare pienamente nessuno :emu:

Comunque, da parte mia ne colgo il fatto di aver imparato qualcosa riguardo un altro aspetto della splendida cultura giapponese che non finirò mai di amare :cuore:
 
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59 replies since 18/5/2013, 14:28   2208 views
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