Sono arrivata al
quindicesimo episodio e non ho nemmeno voglia di terminare il drama.
Ha senso che
il tizio che si presenta come l'anima gemella perduta per strada di Taeyang ricompaia all'improvviso dopo otto - dico OTTO - anni di totale silenzio, durante i quali tuttavia sapeva perfettamente dov'era Taeyang e come viveva?
Ha senso che JW recuperi la memoria perduta così, solo perché ha deciso di farlo?
Non so se mi senta più perplessa o più presa in giro.
Come non mi torna neppure la trasformazione di lei: alle superiori era intelligente, atletica, allegra, socievole; dopo l'incidente a causa delle visioni ha sofferto di privazione del sonno e non è più riuscita a condurre una vita normale. Fin qui seguo la trama. Ma non è chiaro come GS sia diventata l'invornita impressionante che è.
Vogliamo parlare della sua brillante iniziativa nel
dodicesimo episodio (mi pare)
di andare a cacca di un assassino da sola, senza avvisare nessuno e senza prendere precauzioni?
Solo dopo averlo trovato ed essere rimasta intrappolata da sola con lui, inizia a porsi il problema: "ehi, ma sono da sola con un assassino che sta cercando di nascondere le proprie tracce! Non è che potrebbe farmi del male?"
No, genio!!
Va bene la finzione, va bene le convenzioni di dramaland, ma qui si trascende.
Anche la storia
è stata sviluppata poco, male e frettolosamente - un vero peccato perché si trattava di uno spunto narrativo davvero interessante.
Penso che
The master's sun abbia un
colossale problema di scrittura: è come se
la seconda metà del drama fosse stata
scritta in maniera piuttosto sciatta: l'azione prosegue affidandosi a cliché stratriti, mentre tutto quello che c'è di potenzialmente interessante/nuovo è appena accennato e poi fatto sparire.
Se fossi stata la produttrice della avrei preso la sceneggiatura e l'avrei tirata in testa alle Hong.
Che peccato: