EPISODI 2-3-4
Puntata 2
I pregi: Sì, avevo ragione. Quello che mi colpisce e mi spinge a continuare la visione è la sperimentazione visiva che si nota quasi in ogni inquadratura. Non è questione di soldi in questo caso, basta un buon direttore della fotografia e un regista che sappia cosa vuole riprendere. Ogni scena non ha valore solo in sè, ma è un set in cui fare agire i personaggi, e colpisce visivamente. Il drama è molto teatrale, volutamente.
Ad esempio, non è spoiler posso dirlo in chiaro per chiarire cosa intendo, c’è una scena – in teoria semplicissima – della Corte Reale che entra nella Sala Del Trono per una votazione. In un altro drama, in qualunque altro sageuk, avrebbe preso pochi secondi e l’azione sarebbe proseguita. Quì no, la scena dura quasi un minuto. Perchè non è solo un ingresso in una sala. Ci sono riprese dall’alto, dal basso, laterali, le figure che si aprono a ventaglio dirigendosi verso i loro posti, poi l’immagine si scurisce e restano solo le ombre... E così per il 70% delle inquadrature. Insomma, dietro quasi ogni scena c’è una precisa costruzione. Un lavoro certosino che apprezzo, il regista ci avrà perso il sonno a pensare a tutto. Se non è sperimentare questo.
Il regista vuole che godiamo delle scene, non solo perchè mandano avanti la storia, ma anche per come sono costruite. Tutta questa ricerca visiva mi ricorda i vecchi sceneggiati RAI come l’Odissea e Il Segno Del Comando degli Anni Settanta. Ora, immagino che il 95% di voi non li abbia visti (sono vekkierella XD) , però se qualcuno lo ha fatto potrà capire perchè ci trovo molte similitudini.
Ma questa gioia per gli occhi ha un prezzo. Alto.
La lentezza esasperante con cui la storia procede.
I difetti: Questo drama non è storia, è immagine. E se vuoi costruire ogni scena in un certo modo, ciò che perdi è il ritmo. Che infatti in SAF è blando che più non si può. Bisogna essere preparati al fatto che tutto avviene lentamente, persino le azioni fulminee, la gente parla poco, resta ferma a lungo in perfetti chiaroscuri fotografici, ma agisce come al rallentatore. Ed è un difetto, perchè se la lentezza nel dipanarsi della trama può essere affascinante in un film di due ore, vedere tante puntate così può diventare pesante per lo spettatore, il quale può anche dire: ok, belle le immagini, ma vogliamo darci una mossa con la trama?
A me non dà fastidio, ma capisco lo sconcerto crescente dei commenti, perchè SAF è un drama quanto mai spiazzante. E, di conseguenza, anche l’introspezione psicologica dei personaggi è molto limitata, per adesso. Ma diciamo che in questa puntata 2, un pò di cose sono successe... Vedremo cosa accadrà adesso.
Comunque notavo quanto differente fosse la società del Seicento Dopo Cristo rispetto all’Era Joseon che inizierà solo molti secoli dopo (alla fine del Milletrecento). Interni minimalisti, tutti sembrano più poveri e più liberi, c’è un Generale che veste come un pezzente, niente armatura scintillante, capelli appena legati, un Re che non può decidere nulla da solo ma deve sottostare ai voleri del Consiglio, una Principessa libera di uscire come e quando vuole... Mi piace, è una boccata d’ossigeno rispetto alla rigida struttura classista dell’Era Joseon dominata dal Confucianesimo, un contrasto stridente.
Per ora il drama (pur con i suoi limiti) è promosso, perchè se non altro è molto diverso da tutti gli altri, e mi intriga. Vedremo cosa ha in serbo in futuro.
Puntata 3
Proprio bello. Lo so, è lento, strano come drama, ma a me sta piacendo molto. Visivamente è una vera festa per gli occhi. Mi chiedo quanti storyboard abbia dovuto creare il regista per riuscire a fare di quasi ogni scena, anche le più normali, dei piccoli quadri, in cui ogni persona, cosa, ogni luce o suppellettile non è messa a caso, ma sistemata ad arte come su un palcoscenico. Io, in un k-drama, non ho mai visto nulla del genere. Nei film certo, immagini anche migliori e più ambiziose, ma nei k-drama no.
Chiaramente questa lentezza nel dipanarsi della storia, e i lunghi piani-sequenza, devono essere preliminarmente accettati, se si vuole godere di un prodotto così sui generis, in cui ci sono pochi dialoghi, è giusto saperlo. Questa gente parla (molto) poco, e quando lo fa le frasi sono come pietre, importanti, perchè parlano solo se hanno qualcosa di importante da dire, non fanno dialoghi riempitivo.
Le immagini saturano l’azione, la rendono tridimensionale come se uscisse dallo schermo, e poi le luci, le ombre, i colori, i costumi. Mi affascina questa meraviglia visiva, e teniamo conto che la produzione non ha certo tutti i soldi disponibili dai film in costume, eppure nel suo piccolo è riuscita (a mio parere) a fare la quadratura del cerchio.
Tra l’altro scegliendo un cast perfetto per i ruoli assegnatigli. Hum Tae Woong ha il giusto fascino e quell’aria vagamente mesta che rendono al meglio i tormenti di Choon, intrappolato tra due nemici e due mondi, e come lui sono ottimi la Principessa, il Re, il Generale, tutti fino all’ultimo comprimario.
Vogliamo parlare di cos’era, in questo episodio, la festa a corte? Vogliamo parlare di cos’erano quei colori, quei movimenti di camera, quelle luci e quelle scene riprese da ogni angolazione possibile? Splendida, già da sola varrebbe la visione della puntata, per me.
Sulla storia, mi riservo di commentarla col prossimo episodio, visto che la puntata è finita in un modo che... Vado a vedermi la 4!
Puntata 4
Ancora meglio della 3, anzi direi che – fin’ora – è decisamente la puntata più bella, quella che ti colpisce al cuore, intensa e piena di significato. Anche una storia che non fa certo della velocità il suo fine, può lasciarti senza fiato davanti allo schermo. E Hum Tae Woong ha dato quì una prova attoriale da par suo, seguito dalla Principessa, sono splendidi insieme. Ma anche il Generale e il Cugino reale, Il Re... Tutti bravissimi.
Allora, ricapitoliamo.
Partendo dall’assunto che non credo ammazzeranno il protagonista alla puntata 5 (o almeno lo spero, non vorrei che il drama fosse così innovativo), quanto detesto sia il Re che il Generale? All’inizio pensavo fossero diversi, il Re mi pareva più serio, voleva la pace coi Tang, democratico, intelligente... Ma è uguale al Generale, forse per quello non si sopportano, perchè per tutti e due è come guardarsi in uno specchio, non c’è posto nel Regno per entrambi, con due galli non si fa mai giorno.
Ok, non si amano, lo capisco, lottano senza esclusione di colpi, posso capire anche questo, passano il tempo a farsi vicendevolmente sgambetti, d’accordo, ma... Quel povero disgraziato di Choon che c’entra? Con che coraggio barbaro sono entrambi disposti a sacrificarlo per i loro miseri interessi? E’ questo che per loro vuol dire lottare? Passare sui morti, anche se sono innocenti? Che razza di persone sono? Choon ha pure salvato la Principessa e il Principe (e lo sanno), però solo perchè è figlio (illegittimo e rifiutato, per giunta) del Generale dovrebbe morire, giusto per fargli dispetto e non far perdere la faccia al Re? Ma perchè ‘sti due non si buttano da una rupe?
Invece quanto ho adorato Choon e la Principessa? Sono troppo belli insieme, e i loro strazianti dialoghi in carcere mi hanno commossa. Choon non parla molto, però quando lo fa... Povero cucciolo, mi si stringeva il cuore a vederlo in quelle condizioni, intrappolato tra l’amore per la Principessa e l’affetto per un padre che non lo merita... Non ha mai avuto nulla, posso capirlo, ma che tristezza.
E poi amo la cazzutissima Principessa, che donna in gamba! Ce ne dessero di più di protagoniste così forti e volitive, invece delle solite lagne inutili! E se non fosse stato per quel cavolo di lucchetto, uffa... Ora, voglio sperare che qualcuno faccia qualcosa, forse proprio Mr. Iceberg (il Generale), non posso credere che non tenterà proprio niente, o magari potrebbe essere il Re a muoversi, o forse il Cugino... Chiunque sia, si diano una mossa, che siamo rimasti tutti appesi a quella corda, non solo Choon!
Datemi la 5 e la 6! E speriamo non mandiino tutto a remengo per rincorrere i ratings!