CITAZIONE (valinor @ 26/3/2013, 22:52)
..., che forse è "troppo" avanti per lo spettatore medio coreano, cresciuto a melodrammi e sentimenti esasperati alla Mario Merola. Invece Arang ha una narrazione (come dicevo) elegante e raffinata, nonchè misurata e spesso brillante. Se poi teniamo presente che i coreani amano soprattutto i sentimenti estremizzati, Arang deve averli sconcertati parecchio. Ma io l'ho adorato proprio per la classe con cui racconta la sua storia. Certo, se si cerca l'angst a gogò e il pianto a catinelle, meglio scegliere altro...
Buona Visione!
Vista la
5In qualche modo mi sento "cuccata" e chiamata in causa
Ops. Sì, perchè ho un debole per l'angst in salsa orientale, non posso negarlo. Tuttavia ti do ragione, la maggior parte dei drama
angstosi non si possono guardare (alla Mario Merola appunto
): è che alcuni sono così belli e ben fatti che ti spingono a cercarli nel panorama dramoso, incappando quindi anche in ciofeche da abbandonare al secondo episodio. Ahimè.
Non vorrei uscire troppo OT, perciò magari rimando la discussione angst altrove, ora mi dedico ad Arang: mi sta davvero piacendo!
Le atmosfere hanno un che di cupo e surreale, ma coinvolgente. Sembra come se la trama si stia tessendo e filo per filo, crea un disegno finale complesso che - ovviamente - ancora non mi è chiaro, ma mi spinge ad andare avanti. Niente sembra buttato lì per caso!
Ogni puntata è sempre meglio!