Titolo: 도둑들 / The Thieves / Dodookdeul Paese: Corea del Sud Nei cinema dal 25 luglio 2012 Durata: 135 minuti Genere: Azione Regia: Choi Dong-Hun Sceneggiatura: Choi Dong-Hun, Lee Gi-Cheol Produttori: Kim Sung-Min, Jung Moon-Goo Direttore della fotografia: Choi Young-Hwan
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The Thieves è la pellicola coreana che in assoluto ha incassato di più ai botteghini, secondo solo all'americano Avatar. Dopo di lui The Host, The King and the Clown, Taegukgi, Haeundae e Silmido.
Cast Kim Yun Seok - Macau Park Kim Hye Soo - Pepsi Lee Jung Jae - Popeye Gianna Jun - Anycall Kim Hae Suk - Ssipdun gum Oh Dal Su - Andrew Kim Soo Hyun - Zampano Simon Yam - Chen Angelica Lee - Julie Kwok Cheung Tsang - Johnny
Trama Ispirato al film hollywoodiano Ocean's Eleven. Un gruppo composto da sei tra i migliori ladri coreani si unisce a quattro ladri di Hong Kong per rubare una preziosissima collana di diamanti custodita in un casinò di Macao.
Riconoscimenti - Miglior attrice non protagonista a Hae-suk Kim ai Grand Bell Awards (Daejong), 2012 - Miglior attrice non protagonista a Hae-suk Kim ai KOFRA Film Awards, 2013 - Premio del pubblico ai Blue Dragon Film Awards, 2012
Sono incappata in questo film sotto consiglio di un collega che sa che “m’interesso” di oriente e che l’ha visto di ritorno su un volo aereo. Mi ha detto “è uguale ad Ocean’s Eleven!”
Avevo letto che a molti lo ricordava, ma devo dire che non sono molto d’accordo su questa somiglianza.
E’ vero, un gruppo di ladri si mettono insieme per rubare un diamante: hanno tutti specializzazioni diverse e solo unendo le forze possono sperare di avere successo. Ma le analogie finiscono qui. Il gruppo, di fatti, è eterogeneo, discretamente mal assortito (gli amici di Clooney invece lavoravano in perfetto concerto ), malfidente e malfidato. Tutti lavorano per sé, nessuno per gli altri ed è vero che l’obiettivo è comune, ma il modo per ottenerlo no.
Gli antagonisti, quindi, sono all'interno del gruppo e non è Andy Garcia. Il che fa una bella differenza nella struttura di tutto il film, perché si concentra di più sull'inganno dell’altro che sul colpo di per sé, che risulta essere quasi un gioco da ragazzi.
Ovviamente, poi, piccole tragedie si intrecciano fra di loro, qualche fiocchetto amoroso pure. Un discreta dose di angst e della buona ironia, per intessere quello che è uno dei film più di successo della storia del cinema coreano in Corea.
Il film è sicuramente gradevole, ma non il capolavoro di cui s’è parlato. E’ un bel prodotto di intrattenimento, che consiglierei per una serata leggera, ma che passa e va senza lasciare troppo molto di sè. E poi
(blandissimo spoiler sulla fine, ma che nascondo, non si sa mai)
), malfidente e malfidato. Tutti lavorano per sé, nessuno per gli altri ed è vero che l’obiettivo è comune, ma il modo per ottenerlo no.
