CITAZIONE (_Step88_ @ 22/12/2009, 12:23)
l'ho terminato!
Uh, eccoti quì! Mi domandavo se l'avessi continuato!
CITAZIONE
mi spiace non averlo commentato a dovere, perchè seppur non sia il capolavoro dell'anno vale la pena di visionarlo...
Quindi, diciamo, lo consiglieresti, ma come tappabuchi? Oppure come drama da "momenti di riflessione"? Cosa ti è piaciuto e cosa no?
CITAZIONE
espongo una piccola riflessione sorta spontanea: spesso nei drama giapponesi ci si arrabbia con le persone morte per il fatto di essere, appunto, morte e aver lasciato sole le persone ancora in vita...fino ad ora avevo sempre considerato la questione in maniera un po' superficiale, come un modo un po' anomalo e immaturo di descrivere il dolore e la rabbia... mi sono invece accorta che è un modo proprio della visione orientale, secondo la quale non c'è nessun dio che impone la morte dall'alto (come nella visione occidentale, influenzata dal cristianesimo), bensì è l'uomo stesso a decidere quando morire.
Sai, dalla trama e dalle pochissime cose che avevo letto in giro, non mi aspettavo che la storia si soffermasse molto sul tema della morte.
Ciò che dici è molto interessante, pure io in genere mi approccio alle scene di "rabbia dolorosa" che vedo nei film come un'esternazione del desiderio di voler rimanere ancora non la persona che è venuta a mancare e non avevo pensato che in Giappone potesse esserci questa idea dell'uomo "che decide".
Eppure la fidanzata del protagonista muore di malattia -da quanto sta alle premesse-: in che modo, secondo questa visione, avrebbe potuto evitarlo?
O ci sono svariati lutti nella storia?