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Yasuko to Kenji

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Misato-san
view post Posted on 24/9/2008, 01:47 by: Misato-san     +1   -1




Eccomi qua, fresca di visione del finale!

persa in un insolito torpore non ho scritto un post decente che fosse uno, quindi provo a lanciarmi in un commento generico e che Tackey me la mandi buona XD

Innanzitutto, e' una serie che m'e' piaciuta assai, perche' e' onesta rispetto alle premesse: la prima puntata promette una dose di risate assicurata per episodio, personaggi frizzanti, comicita' giocata a meta' tra lo slapstick sfrenato (si veda come cade Yasuko, modalita' che diventa stilema della storia come l'infuocarsi di Erika) e la palese strizzata d'occhio ai manga comici (genere al quale il manga originale di Yasuken appartiene, per altro).

Insomma... tante risate vengono promesse, tante se ne hanno dal tipico drama del sabato sera di NTV, che ha un target per famiglie con ragazzini (del filone fanno parte storie come Gokusen per intenderci); in piu' e' una storia estiva di nome e di fatto, e quindi c'e' molto colore, in senso fisico e figurato. (quanto slang *_* certe espressioni mi facevano morir dal ridere :gnegne: )

Non che questo la renda perfetta o mi faccia sbilanciare in lodi sperticate, ma ho assai gradito, non mi e' mai venuto in mente di poterla mollare e mi ha rilassata alquanto, e son tutti dati di fatto che non posso ignorare.

Il tutto e' giocato su 4 personaggi fondamentali e 3 comprimari importanti, i temi portanti son quelli della famiglia (in vari sensi), dell'emancipazione dalla stessa e della realizzazione personale; i protagonisti son fratelli a coppie di due di sesso diverso, il che crea degli equilibri bizzarri giacche' c'e' la lei piccola che ama il lui piccolo ed e' benedetta dalla lei grande che ama da anni il lui grande che pero' non se la fila perche' tra le altre cose erano rivali ai tempi in cui entrambi facevano parte di due gang :gnegne: :gnegne: :gnegne:

Detto cosi' pare quasi una telenovela, e invece e' una storia briosissima, piena di verve e di trovate umoristiche intelligenti (l'uchiwa di Jun e' una cosa che restera' storica :gnegne: :gnegne: ) con un casting estremamente ben fatto... ci vuol poco ad innamorarsi dell'espressivita' di Mabo (che a tratti ricorda Nagase Tomoya, e credo non sia un caso essendo compagni di unit nei Tokio da ormai taaaaaaanti anni) o delle fantasticherie di Tabe Mikako (la amo *_*), per non parlar del fatto che Hirosue Ryoko e' veramente un gioiellino nella parte di Erika... l'ho amata SUBITO e ho fatto il tifo per lei tutto il tempo; Erika e' una donna che si impegna a fondo per la propria felicita'
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e in virtu' di questo non sono riuscita a trovare fuori luogo che Kenji si sia scoperto innamorato di lei alla fine
, che ha dei valori seri (adoro il suo rapporto con Kaori), in cui puoi credere.
Un paio di spanne sotto l'amatissimo Tacchon :cuore: _____ :cuore: nel ruolo di Jun... ottimo nel momento in cui deve essere tontolone kira kira, miracoloso quando spiccica inglese (allora tutte quelle stagioni di telefilm americani seguiti son servite, batterista gnocco :gnegne: ), meraviglioso in completo/maglioncino giallo/divisa/diversi altri outfit ma legnosissimo nelle occasioni in cui Jun deve dimostrare qualche sentimento in piu'... s'e' visto di peggio ma insomma, la differenza coi tre su-citati si nota.

Lo sviluppo della storia va un po' a blocchi e segue uno schema abbastanza tipico per i jdrama... i primi 3 episodi sono introduttivi e in questo caso hanno anche uno schema interno fisso (nel terzo episodio un po' piu' labile che nei primi due - aka la scusa per
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le mazzate
era tiratissima :nfg: ), col quarto c'e' un avanzamento che aiuta anche la coppia dei "piccoli" ad un avvicinamento, e col quinto (YASUUUUUUUUUUUUU :love: :cuute: )
si esplicita quello che era stato anticipato su Jun, ossia che e' uno che va "spinto" ad esprimere se stesso... il suo personaggio procedera' sempre cosi' fino alla fine, ed e' probabilmente il piu' debole dei 4 anche per come e' gestito... come gia' qualcuno ha notato avra' qualche problemino anche sul finale (mi riferisco al fatto che nell'episodio 10
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sembra veramente perdere di vista la propria strada e non e' chiaro se si proponga come assistente perche' vuol fare il mangaka davvero e quindi il suo sogno "linguistico" e' andato o per quale altro motivo...
, ma nel complesso si lascia comunque apprezzare perche' e' un po' sui generis, e' un 17enne quadratissimo che e' anche troppo ligio al suo dovere... ma ci piace anche cosi', e' buffo ^_^

Tornando allo schema degli episodi, e' interessante come viene portato avanti da un lato il rapporto tra Yasuko e Kenji, che man mano acquisiscono piu' equilibrio nel momento in cui il maggiore si decide ad arrendersi quel tanto che basta alla crescita inarrestabile della sorellina; e dall'altro quello di Kenji con Erika, che lui pian piano puo' considerare come una persona, a discapito di come la apostrofa... ed e' cosi' che anche la sua vita di mangaka si intreccia con quella di lei che di lui e' una grande fan, e questo fa emergere un aspetto della storia che ho molto apprezzato, ossia il fatto che Kenji si sia reinventato mangaka alla morte dei genitori per mantenersi non perche' si trattasse di un lavoro come un altro, ma perche' era qualcosa che sentiva vicina alla propria esistenza: lui che trova cosi' complicato esprimere i propri sentimenti perche' ha deciso di vivere in funzione della sorellina mette tutto se stesso in qualcosa che non firma neanche col proprio nome, simbolicamente impegnato a dire e non dire cosi' come fa a casa nella vita di tutti i giorni, eppure acuto osservatore di tutto quanto lo circonda.
Quindi se all'inizio il fatto che Kenji faccia il mangaka sembra un espediente comico, andando avanti nel corso della storia si nota che c'e' ben altro dietro e la dignita' che questa scelta comporta e' sicuramente qualcosa che innalza il tono della storia e che rende quindi logico che il punto di non ritorno dell'episodio 7 - e nell'8 - sia fissato proprio su questo argomento...
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e' proprio nel problema di Sakuraba Reika scoperta che si esplicita l'amore di Kenji per il suo lavoro che e' qualcosa che e' indipendente, per una volta, da Yasuko: egli sente di aver tradito i propri lettori e fa di tutto per cercare di allontanarsi da quello che in realta' gli manca, ma la sua onesta' viene capita dal suo pubblico, e quindi un nuovo inizio e' possibile, in maniera ancora piu' sincera perche' stavolta lo pseudonimo e' esplicitato. Punto XD


Naturalmente, una volta risolto il punto di non ritorno, non resta che lavorare sulla risoluzione delle relazioni: per Jun si applica lo schema gia' visto di cui sopra: un imprevisto gli da' lo spintone necessario a razionalizzare i cambiamenti avvenuti nella sua vita, gli stessi che la sorella notava gia' da un po' ("da quando conosce Yasuko sorride di piu'");
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e quindi la scelta di aprirsi un po' al mondo e frequentare meglio quella ragazzina cosi' diversa da lui non appare cosi' fuori luogo... semmai viene da pensare che se ogni volta a Jun serve un calcio nel sedere per rendersi conto delle cose, Yasuko ne avra' da sognare prima di ottenre le cose :mgnu: :gnegne:
; quanto a Kenji, e'
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Erika che si dichiara dando il via ad un ultimo episodio imperfetto ma gradevolissimo... forse in questo caso hanno voluto strafare da un certo punto di vista, per esempio riabilitando l'innamorato di Erika che riporta il ciondolo a Kenji - cosa imho inutile e anche assurda, per quanto era piccolo e per dove l'aveva buttato la donna... non che sia tutto razionale in questo drama, ma 'sta cosa poteva tranquillamente non esserci, ok che e' una storia per famiglie, ma il tizio lo avevamo allegramente archiviato e poteva rimanere dov'era, tanto il suo ruolo l'aveva ben concluso
- ma almeno nessuna scena ha davvero appesantito la visione, e questo e' un bene.

Un paio di soluzioni erano telefonate
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il caporeparto che non vedeva di buon occhio il matrimonio di Erika con Nagano :wub: - mi tocca chiamarlo col nome dell'attore, perche' per la parte che ha non ho avuto modo di registrarne il nome nella storia ^^; - ma anche il fatto che ovviamente Kenji non potesse dire subito di si'
, ma da una storia del genere non credo ci si aspetti l'originalita' a tutti i costi, ed erano ben bilanciate invece da alcune trovate geniali (Kenji e
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i denti del giudizio :gnegne: :gnegne: :gnegne:
) che mi hanno fatto ridere fino alle lacrime... a parte per la faccenda poco chiara su Jun di cui gia' dicevo righe e righe piu' sopra, il finale e' coerente con le premesse, e' una sorta di circolo, idea molto cara alla cultura giapponese, ma per fortuna non aperto: quindi nell'ultimo episodio abbiamo un po' tutti gli elementi cari alla serie, da Kenji che
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accetta miracolosamente la relazione della sorella... ma poi ovviamente mette paletti :gnegne:
alla rissa nel magazzino - Kenji svelami il tuo segreto per sapere SEMPRE qual e' quello giusto onegai :gnegne: :gnegne: :gnegne: fino ad arrivare a kira kira Jun kira kira in giapponese e' l'onomatopea dello sbrilluccichio XD e alla
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lettera finale, che onestamente non ho trovato cosi' tanto buonista... insomma non piu' del giusto, perche' era il file rouge col primo episodio che si ritrovava... nel primo, Yasuko piccina parlava del suo oniichan, e cosi' fa quella "adulta", che in fondo ancora non e' cresciuta tantissimo perche' e' una ragazzina al primo amore che adora fantasticare e che vuol rendersi indipendente con una tenda in giardino :gnegne: ma che negli ultimi mesi ha cominciato di nuovo a capire il fratello, e ad apprezzarlo con occhi nuovi, e lo esprime attraverso una lettera/tema, di nuovo... poi tocco di classe vuole che senza volerlo la spoileri al mondo rendendo la faccenda comica,
ma questo e' un marchio di fabbrica di Yasuken e ci piace, ci piace :love: :gnegne:


Insomma in sostanza un drama fresco, allegro, sincero, da risate abbondanti (Mosu in marinaretta :gnegne: :gnegne: :gnegne: che incubo :gnegne: :gnegne: :gnegne: ),
con un pizzico di buonismo, che in certi punti scalda il cuore, e di cui ho goduto con vero, vero piacere. :cuore:
 
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162 replies since 10/6/2008, 12:44   4538 views
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