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Atsu-hime

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Mimi-chan
view post Posted on 9/2/2009, 09:58 by: Mimi-chan     +1   -1
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CITAZIONE (Dama Heiko @ 8/2/2009, 14:22)
Per quanto sia verissimo che la hime-sama sta una spanna sopra tutto il resto del mondo -che donna ganza, che grande, è assolutamente straordinaria! (e parlo sia del personaggio storico sia di Miyazaki Aoi)- questo drama è lo splendido ritratto della vita di numerose famiglie e clan del giappone del XIX secolo.
Che siano nemici o amici della Principessa Atsu, tutti i personaggi sono resi in maniera impeccabile, impossibile non entrare in empatia con loro: le donne dell'Ooku con la loro semplice quotidianità e i piccoli affari mondani -questo kimono o quello?-, ma anche i soldati di Satsuma, i signori della guerra dei vari clan, l'Imperatore, quello spronzo di... (inserire sui puntini un nome a scelta man mano che si prosegue, ci sono talmente tani spronzi redenti e talmente amici che diventano spronzi, che non riesco a scegliere). E poi le famiglie della hime-sama...
Insomma: tante tante storie, una dentro l'altra, che combaciano perfettamente come ovviamente solo le storie vere potrebbero fare, tanti uomini e donne straordinari.
Trovo davvero difficile riuscire a commentare come si deve: ci sono talmente tante cose che fanno ridere, piangere, riflettere, sperare, in ogni singolo episodio, che dovrei riprenderli uno per uno.
[....]
Io sono del tutto intenzionata e mettere un bel 10 a questo drama.
Guardatelo!

Questa l'opinione di Heiko ieri pomeriggio prima di vedere gli ultimi due episodi.
E io vengo da una notte di sogni nebulosi ambientati ad Edo forse per aver visto gli ultimi 10 episodi negli ulrimi 2 giorni :gnegne:
Questo taiga E' il drama.
Ha quella forza che solo una storia vera può avere nel trasmetterti emozioni e lasciarti qualcosa dentro.
Episodio dopo episodio, anno dopo anno, i personaggi che popolano questo piccolo mondo compaiono e scompaiono dalla nostra vista come dalla vita di Okatsu, ma solo momentaneamente, in attesa di farvi ritorno (cito un personaggio ma non vi dico chi :hihi: ), quando meno ce lo si aspetta, perchè la vita è imprevedibile e il castello di carte che sembra stare in piedi può crollare da un momento all'altro.
Sono tanti i personaggi, tantissimi, all'inizio ti causano un pò di confusione :mhuaua: ma non ce n'è uno che alla fine odi davvero, perchè li vedi crescere tutti col passare del tempo, sia interiormente, nelle loro opinioni e nel modo in cui affrontano la vita e gli eventi, che fisicamente, e qui farei un'applauso ai truccatori perchè hanno compiuto veramente atti prodigiosi.
Quando la storia inizia abbiamo tanti giovani "inetti", che vogliono imparare tanto di questo mondo che sta cambiando, l'Europa e l'America iniziano ad affacciarsi sulla baia sicura ed ermetica che era ancora il Giappone, ispirando curiosità e rimore allo stesso tempo.
Ma alla fine della vicenda, un cinquantennio dopo, quei bambini sono divenuti uomini e donne fondamentali per la storia del loro paese e tu sei cresciuto e cambiato insieme a loro.

Quando abbiamo terminato la visione Heiko ha detto che "una fase della nostra vita era conclusa". Forse è un'espressione esagerata ma in un certo senso può essere vero.
Ieri parlavo con Misato del motivo per cui questa meraviglia è così poco vista. Le cause individuate erano prettamente tre:
- Lunghezza della serie;
- Il fatto che la visione potrebbe presupporre conoscenze storiche relative al periodo trattato;
- spesso si sceglie una serie in base al cast.

Se vi smonto le opposizioni ve lo andate tutte a guardare, nevvero? :infid:

Punto lunghezza:
Eh si, sono 50 episodi. Ma 50 episodi da neanche 45 minuti l'uno. Quante serie coreane da 20 e fischia episodi da un'ora l'uno avete visto? Quanti taiwanesi? Chi di voi ha guardato le due serie di Meteor Garden - per esempio - non può tirarsi indietro. :smoke:
Perfino per chi è addicted ai giapponesi ed oltre ai 13 episodi massimo per serie non va, credete che si possano sviluppare 50 anni di storia in 10 episodi? All'inizio ci si può trovare un pò spiazzati dalla lentezza. Ma non mi riferisco alla lentezza della vicenda, che ti sfugge via tra le dita, bensì a quella dei movimenti. Ma sono pure altri tempi ed è un Giappone ancora feudale.
Io ne vorrei altri 50 se possibile, a mostrarmi tutto quello che non ho visto negli anni saltati in toto per far prima :leggo:

Punto conoscenze storiche:
Io forse parto avvantaggiata, la storia mi piace moltissimo (a meno che non si parli di storia italiana degli ultimi 100 anni :gnegne: ) e quindi l'ho trovata una visione piacevole ed istruttiva, benchè la storia giapponese non faccia affatto parte del mio bagaglio culturale e credo sia il momento di farcela entrare.
Consideriamo che non tratta un periodo di storia così lontano e nebuloso, inizia nel 1833, un secolo e mezzo fa, fino a giungere al passaggio di era al Meji (si, quello di Mademoiselle Anne :mhuaua: ).
Gli avvenimenti storici inoltre vengono spiegati molto bene dalla voce fuori campo che ti tiene sempre al corrente di quello che sta succedendo a livello di storia nazionale, ed è indispensabile anche per capire le reazioni ed i comportamenti dei personaggi.
A concludere tutto a fine episodio c'è quasi sempre un mini-documentario a raccontare tanti particolari interessanti su luoghi e persone. Meglio di un libro di storia insomma.

Punto cast:
....state ancora aspettando?!? :porc: I personaggi sono talmente tanti che è IMPOSSIBILE non trovare almeno una faccia nota.
I più famosi? Miyazaki Aoi nei panni di questa meravigliosa donna che ha cambiato il Giappone lasciando il segno :cuore: ; Eita che dovreste vedervi qui per 50 episodi invece di guardare Last Friends perchè dimostra davvero la sua bravura senza contare che con la pelata da samurai sta benissimo; Matsuda Shota che sta tornando in auge sul forum, anche lui artefice di una grande interpretazione (e anche il suo parrucchino e ottimo :hihi: ), Horikita Maki nel ruolo della principessina imperiale, dapprima vorresti prederla a pedate, ma come si fa a non volerle bene col passare del tempo?; Tamaki Hiroshi in un grande personaggio a metà tra la modernità e la tradizione del suo paese. Giusto per citarvi gli stranoti.

Anche la lingua potrebbe rivelarsi interessante, specie per quelle di voi che la studiano. E' un pò difficile e diversa dal giapponese che siamo abituati a sentire - me ne accorgo perfino io e sono una "profana" - ma a questo mondo non si smette mai di imparare.

Dulcis in fundo, la colonna sonora: è qualcosa di meraviglioso :cuore: Io sarò particolarmente emotiva per la musica, ma non mi commuovo se non è particolarmente buona o interpretata bene. E qui oltre ad essere entrambe le cose interpretava benissimo anche situazioni e sentimenti. :cuore:

Il rating è stato del 24.5% in media, col picco del 29.2% al 48esimo episodio. Altro motivo per dargli una chance.

Questo era il mio primo taiga e non pretendo affatto di fare un discorso generale su questo tipo di "sceneggiato" - diremmo in Italia - però merita davvero una possibilità e sono certa che se si riesce a vincere l'ebetimento dei primi episodi al rallenty (per fare un metro ci mettono 5 minuti :sniff: ) ci sarà solo da guadagnare.

Forse non gli darò un 10 pieno, ma ci si avvicina.

GUARDATELO!!!! :amor: :amor: :amor:
 
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