ecco uno dei drama che sto seguendo al momento ma col quale sono rimasta indietro nella visione rispetto ai sub... a me sta piacendo molto!
Gia' ai tempi del tanpatsu (= il film a cui si riferiva Step ^^ in realta' e' un tanpatsu appunto) mi ero interessata al titolo perche' c'e' Karina
con Kuroki Hitomi
ed e' tratto da uno dei josei manga che va per la maggiore da qualche anno a questa parte (se solo lo pubblicassero in America o in Francia... ;_; sono estremamente curiosa a riguardo!); all'epoca (2008) fu presentato con gran enfasi sul fatto che per la prima volta Karina recitava con entrambe le sorelle... nonostante questo non ebbe sub, ma sembra che sia una questione relativamente poco importante, in quanto la storia dovrebbe essere a detta di chi lo vide una sorta di riassuntone di quello che e' poi vedibile nel renzoku andato in onda la scorsa stagione.
Venendo a quest'ultimo... io sono solo all'episodio 3, ma mi ha conquistata subito, fin dai primi minuti... innanzitutto ha un setting molto ben strutturato, cosa non comune perche' capita non di rado nei jdrama che l'inizio di una storia sia svolto in maniera velocissima, in modo da portarti subito nel cuore vero o presunto della vicenda senza possibilita' di farti abituare a quel qualcosa di nuovo che stai vedendo (di recente e' successo per esempio con
Tokyo DOGS, stessa stagione e stessa rete di questo); qui invece i prodromi vengono messi su in 20 minuti gestiti divinamente in cui tanti elementi vengono portati in tavola e tutti ben serviti... tra l'altro e' divertentissimo vedere Kinue in giro per
Parigi a caccia di cibo
anziche' di vestiti come magari si potrebbe pensare dal titolo della storia
; inoltre e' subito chiaro come lei abbia dei problemi coi vestiti che sono correlati a quelli con la percezione della propria identita': essendo questo il tema cardine nella storia, il fatto che venga espresso subito e' un pregio della sceneggiatura che non si perde a promettere chissa' cosa... e l'onesta' di intenti e' francamente un elemento che non sempre si riscontra nelle sceneggiature delle ultime stagioni dramose. ç_ç
Una volta introdotti a quello che sara' il nuovo mondo col quale Kinue si dovra' confrontare il
primo episodio e' una sorta di confronto tra il vecchio e il nuovo
con lei che si oppone psicologicamente al trasferimento chiesto dai suoi superiori ma poi si impegna a riuscire a dare una mano a sistemare il problema dell'ultimo minuto che occorre con le giacche quando devono inaugurare la nuova versione del reparto moda del negozio Echizen
che culmina con il primo vero dialogo che lei ha con Miki-sama, che le dice quella che e' poi una delle frasi simbolo della storia... "Se indossi vestiti noiosi avrai una vita noiosa", dove i vestiti sono sia gli abiti per coprirsi, ma anche l'espressione della propria personalita' che per venire fuori ha bisogno di una mano... una mano che non puo' che venire dalla volonta' dell'individuo di porsi domande su se stesso.
E' in quel momento che ci si puo' rendere anche conto che le presunte analogie della storia col il celebre "Il Diavolo veste Prada" sono abbastanza blande, perche' Miki-sama non e' Miranda... non e' decisamente stronza, e' umana, ha in comune con lei la ricerca pignola della massima soddisfazione personale nel proprio lavoro e l'etica che la porta a separare affari e amicizia (Miranda manco ce li ha gli amici XD)... insomma se anche il suo personaggio come posizione nella storia puo' ricordare quello piu' celebre americano, il modo in cui e' caratterizzato e gli obiettivi che ha sono totalmente diversi.
In piu', Kuroki Hitomi (che io amo dalla prima volta che la vidi recitare in
Tokyo Tower dove era la partner di Okada Junichi
) e' fantastica... non e' solo bellissima (quanto se li porta bene gli anni, le dareste i 50 che ha? Io no!) e di classe ma ha anche quell'aria un po' materna che al personaggio sta d'incanto
Guardarla muoversi e' percepire la passione che mette nel suo lavoro ma anche la determinazione con cui vuole perseguire i suoi obiettivi; non e' buonista ma giusta e inflessibile perche' ha sempre uno sguardo che guarda oltre quel che si potrebbe pensare, e Kinue dovra' presto fare i conti con questo lato del carattere del suo capo, come si vede nell'
episodio 3 quando
si convince che la donna scegliera' la ditta dell'amica per i propri affari e invece deve constatare che cosi' non e', perche' pur presentando prodotti di grande valore, non sono quanto sta cercando in quel momento... e il lavoro e' lavoro e non va confuso con rapporti che vanno avanti in via privata da due decenni.
Tornando allo sviluppo del drama per ora lo trovo molto graduale e ben gestito... pian piano Kinue sta seriamente cominciando a guardarsi allo specchio, scoprendo che il suo disinteresse nei vestiti che indossa corrisponde ad una certa paura di misurarsi con essi che e' poi la stessa che la portava a non voler lavorare in un campo di cui non sa granche' per una scelta neanche del tutto conscia, e qui comincia la sua crescita quando nel
secondo episodio chiede alla collega una mano per capire con cosa dovra' avere a che fare e viene anche spronata ad una sincerita' diversa da quella che pensava di dover applicare sul lavoro che mira alla reale soddisfazione della cliente, non alla vendita ad ogni costo col rischio di recesso...
In questo l'approccio al problema e' molto giapponese (come capita spesso nelle storie dove il luogo di lavoro e' uno degli scenari privilegiati), ma non sa di gia' visto per come e' reso il che e' un piacevole elemento positivo; ed e' anche interessante vedere come gia' un personaggio si riveli piu' umano del previsto semplicemente conoscendone qualche retroscena.
L'episodio in se' finiva poi con le premesse per il terzo, che come accennavo aveva il piano dei rapporti lavorativi vs amicali ma... non solo, perche' Kinue viene chiama da Miki-sama
come terza assistente... e quindi dovra' confrontarsi con un nuovo livello di esperienze al quale non e' preparata, per non parlar del fatto che questo influira' anche sulla sua vita privata, in quanto proprio in questa puntata si nota meglio che le nuove esperienze le stanno aprendo nuovi orizzonti su se stessa ma anche allontanando dal fidanzato di sempre, che sembra tenerci a lei ma che al tempo stesso sembra una persona poco stimolante...
non so se sia solo una mia impressione ma lui
pare un po' passivo rispetto alle decisioni di lei, non so se per grosso rispetto o perche' in fondo la stabilita' gli conviene perche' preserva una situazione conosciuta e quindi priva di rischi... anche la decisione di chiederle di sposarlo potrebbe rientrare in quest'ottica, e quel che accade nell'episodio in questione fa pensare... perche' lei pian piano sta rompendo gli schemi, e' in una fase di rinnovamento che lui non ha ancora ben percepito, e della quale potrebbe anche avere paura.
Se riusciranno a superarla assieme potranno andare davvero avanti, ma non ho sensazioni positive circa la cosa... Kinue al suo futuro sta vagamente cominciando a pensarci adesso, e la prima cosa a cui ha pensato non mi pare Tatsuya...
Lui e' piu' un punto fermo perche' stanno assieme da tanto ma a breve dovra' confrontarsi anche con questa faccenda...
Vedremo, comunque...
Insomma, per ora molto soddisfatta e decisamente intenzionata ad andare avanti
CITAZIONE (_Step88_ @ 17/1/2010, 15:57)
ora, dopo il primo episodio ero orripilata dal modo in cui avevano conciato karina (alla stregua di ugly betty), ma fortunatamente già dal secondo episodio migliora...
In effetti c'e' un contrasto su come appare nell'episodio e come la vedi nella sigla alla fine che e' una cosa terribile, due persone diverse!
ma essendo la cosa funzionale alla trama si chiude un occhio e si spera che Kinue allo specchio ci si guardi in ogni senso XD
CITAZIONE
e poi mi sono lasciata intrigare dai personaggi e dalle trame amorose...
ce ne sono?
Per ora a parte Kinue e Tatsuya s'e' visto poco al punto dove son io...