Utahime

Sì li già io facevo fatica a vedere lo schermo, era tutto appannato

Cììì Sono rimasta così a vedere la mutazione radicale del comportamento e del modo di parlare di Taro/Yuichi (Nagase è bravissimo in questo ), avevo il cuoricino che si incrinava mentre Yuichi parla con quella che è stata la sua famiglia per 10 anni con quella fredda gentilezza brrrr dopo averlo visto parlare con Suzu ho dovuto stoppare.... per raccogliere i cocci del mio cuoricino andato irrimediabilmente in pezzi dal pavimento del salotto .... buaaaaaaaaaa se ci ripenso mi vengono ancora i lucciconi

Sì col finale sono tornata a ridere un pochino, quando è apparsa Sabako soprattutto

Non so se piangere più per l'ultima puntata o perchè NESSUNO MI SI FILA IN QUESTO TOPIC

Che scena!

Più che altro credo che il saluto non decente sia dovuto al fatto che se solo così, fingendo di aver perso la memoria e senza voltarsi indietro, Taro poteva non ritornare sulla sua decisione. Ho avuto l'impressione che se si fosse voltato avrebbe mandato tutto all'aria

Comunque comunque... Su una cosa sono perplessa... Però avviso che parlo da donna del 2008 e non degli anni '50: insomma... La "scusa" della figlia è una "scusa" che zittisce tutti, anche i più romanticoni eh? Da figlia di genitori separati credo che avere due genitori che non si amano (on no come dovrebbero, perchè è chiaro che Taro non ama più Miwako, semplicemente perchè fa parte del passato, non perchè le stia sulle scatole) non sia una cosa poi così appagante... Però siamo negli anni '50, e perdipiù in Giappone, rinomatamente il paese del sacrificio e del mettere l'individualità sempre DOPO.

Un Taro che andasse a vivere a Tokio con Suzu per stare vicini alla bambina lo avrei preferito, come donna del 2008, invece, come spettatrice di drama, è molto romantico l'incontro tra i nipoti, che realizzeranno ciò che non hanno potuto fare i loro avi

Nuuuu perchè???
Io invece sono stata felice che si siano sposati alla fine! Probabilmente Suzu ha semplicemente messo da parte il suo amore, senza fargli perdere importanza, ma considerandola una cosa del passato, esattamente come era per Taro Miwako, e altrettanto molto probabilmente Matsu l'ha conquistata con le due palle quadre che sotto sotto aveva

Voi vi siete chieste, durante la visione, quale fosse il vero Taro? Taro era quello tokiotano, raffinato, acculturato, posato, e giudizioso; oppure era il buzzurro di Tosa Shimizu, sboccato, beone, e casinista?
Si sta poco a cadere alla base della teoria freudiana dell'io, super io ed es... E si sta anche poco a pensare che la sua vita a Tosa era il suo es, finalmente libero di esprimersi senza i limiti della famiglia e degli ambienti altolocati, libero di tirare fuori la sua parte più pura. Però noi siamo un miscuglio di tutto... Mi ha dato da pensare questo drama... Chissà come sis entono le persone che perdono la memoria, se hanno questa crisi di chiedersi chi sono, se stanno tradendo se stessi ricostruendo qualcosa di totalmente diverso e nuovo, o no, o se semplicemente, non ricordando, non si pongono il problema... Che cosa strana la memoria...

mi spiace ma su sta cosa non transigo, quale che sia l'anno! Se hai una figlia devi stare dove c'è lei! Storia a parte sarebbe stata se Taro e Miwako si fossero odiati o ci fosse stata tensione tra loro: a quello è preferibile di certo l'essere soli! Però Taro ha recuperato la memoria, e non dimentichiamoci che lui e Miwako s'erano amati prima della guerra..inoltre insieme erano pure carini, diciamo come due buoni amici..quindi in questo caso ammiro davvero Taro, un uomo VERO! Come dice un personaggio interpretato da Whoopi Goldberg in un film di cui non ricordo il titolo ( ), "finchè i tuoi figli non sanno badare a sè stessi, la loro felicità è più importante della tua". La trovo una grandissima verità

Sono perfettamente d'accordo con il ragionamento circa identità e ambiente^^
ho solo una vaga idea di come si possa sentire una persona che riacquisti la memoria in questa maniera (spero sinceramente che non avvenga così nella realtà, che sia una cosa un pochino meno traumatica) ma già solo il ricordo dei rumori e delle sensazioni legate alla guerra deve essere stato un bel trauma: mi avete fatto ricordare anche che durante la visione avevo notato più volte in che maniera lieve (in senso positivo) si parla della guerra in questo drama, nei ricordi del padre di Suzu e nelle domande di Taro che non se la ricorda (e forse non vorrebbe ricordarla) si avverte comunque la sofferenza della popolazione dopo dieci anni (che in realtà sono pochi per lasciarsi alle spalle una guerra mondiale IMHO). Questa cosa mi ha fatto piacere, ero abituata ad un Giappone più retorico su questo punto ^^
Comunque tornando alla memoria di Taro/Yuichii io mi chiedevo cosa "sognasse" mentre se ne stava incosciente dopo il secondo rispescaggio: gli saranno passati davanti tutti i suoi anni, cosa succederà mai alla mente umana in una situazione così?? Praticamente mi sono fatta di queste domande per tutte le puntate o quasi, senza scordarmi che comunque si tratta di un'opera di fantasia però mi veniva da chiedermi: ma se succedesse nella realtà come sarebbe questa amnesia? Succede davvero così?

La prima cosa che mi viene in mente sull'ultima puntata è che lo scarto con le altre si sente molto. Con questo non voglio dire che le puntate precedenti sono brutte o piatte: a parte qualche caduta di ritmo (per me quasi tutte le scene con il leader mafioso ) è stato tutto gradevolissimo, ma l'ultima puntata... insomma, l'ultima puntata è veramente meravigliosa in ogni suo secondo e in ogni dettaglio!
Infatti confesso che anch'io ho iniziato a piangere nei primi 5 minuti Non mi succedeva dalla visione del film di Piccole Donne!

La prima "scena madre" di questo episodio è l'incontro tra Suzu e il "nuovo" Taro. Mamma mia che angoscia! Ora, non sono un medico e quindi non so come funzionino queste cose, ma la teoria del 'ora che hai ricordato il passato avrai icuramente dimenticato il presente' non è che mi abbia convinta molto, ragion per cui mi ha fatto molto piacere che quella di Taro fosse tutta una montatura.
Comunque prima di arrivare al momento in cui Taro rivela tutto a James, c'è da dire che ogni suo inchino cortese davanti a Suzu sembrava una vera e propria coltellata alla ragazza Povera Suzuuuu! Ho apprezzato molto il suo tentativo in extremis di far ricordare gli ultimi 10 anni a quell'uomo ormai così distante. Il suo racconto appassionato con le lacrime agli occhi cercava disperatamente di bilanciare quello di Miwako... ma temo che la poverina sapesse già per quale motivo era condannata a dire addio al suo primo amore. BUUUUUHHH piango!

Come ha detto anche Gnoma, purtroppo una figlia non è una cosa su cui si può sorvolare come spettatori. Però se Gnoma lo dice con una punta di rammarico (ho capito bene?) io mi associo a Chemistry (e te pareva ) perchè l'idea di questa bimba un po' sola e innamorata del canto che sogna di far sentire la sua vocina intonata al papà in cielo... mi ha distrutta Insomma, un amore (specie a 20 anni) si può anche mettere da parte (NON dimenticare), ma come si fa a dimenticare un papà? O meglio, visto che il punto di vista che conta qui è quello di Taro/Yu, come si può ignorare la presenza di una figliolina? *lusi piange*
Devo dire che questa scena nella saletta del proiettore ha fatto aumentare di millemila punti la mia ammirazione per Taro da una parte (che uomo di grande morale ) e per Nagase Tomoya dall'altra (che lacrime convincenti e tenere e disperate!)
Ok, ho sviluppato un'insana ossessione per le guance non più giuovani del Nagase, con tutti quei puntini così virili.

Come tema quello della perdita di memoria mi intriga moltissimo per tutte le ragioni di cui hanno già parlato Gnoma e Kallista: l'impossibilità come spettatori di prendere totalmente le difese di Suzu e famiglia. Perchè, avanti, come si può impedire ad un uomo di tornare alla sua vita, al suo vero io? Per quanto possano essere lunghi e intensi 10 anni, è ancora di più il tempo che Yu ha passato a Tokyo a studiare e ad amare Miwako Tristezza!
Ecco, questa inevitabilità dell'addio è in assoluto ciò che mi è piaciuto di più. Ho un debole per gli addii tragici e inevitabili, quelli in cui bisogna solo prendere coraggio e non guardarsi indietro. Esattamente quello che succede nella MERAVIGLIOSA poichè TRAGICISSIMA scena dell'autobus!


Insomma, questi sceneggiatori volevano uccidermi con tutte le scene di Taro e Suzu alternate alla lettura dello script e all'immagine di Suzu in corsa dietro la corriera e Taro intento a non voltarsi?
Oddio che uomo Dev'essere orribile doversi obbligare a sembrare senza cuore per non ferire ulteriormente le persone che amiamo. Soprattutto perchè a quel punto ormai ero sicura dell'amore sincero di Taro per Suzu, che andava al di là dell'amore "da fratello". Questa consapevolezza da un lato mi ha rassicurata, dall'altro è stata il colpo di grazia!
Comunque è una scena da guardare e riguardare, una di quelle che per una fan dell'angst come me sono proprio indimenticabili .

Avete notato quanto sembra piatto e brutto il presente dopo essere stati immersi tanto a lungo nel piccolo mondo di Tosa Shimizu? Quella brezzolina di mare, quei festoni sempre ondeggianti appesi all'entrata dell'Orion Stars sostituiti da computer e fili del telefono... Trauma! Aridatece er passato!
A parte questo, il finale è veramente molto dolce e mette "una pezza" all'amarezza della separazione.

Certo, la manicure di Sakura ultracinquantenne rimette un po' le cose in prospettiva gettando ombre sulla scelta di Taro ( ), ma dopotutto le cose sono andate per il meglio.

E qui entra in gioco l'affare Suzu-Croissant... SIIIIII!! Sono stata così felice per loro. Avevo capito da tempo che si sarebbero messi insieme, perchè come fai a rifiutare un uomo che è
-carino come Matsu!
-determinato come Matsu! YAY per i corteggiatori insistenti!
-coraggioso e innamorato al punto da farsi picchiare a sangue perchè tu hai detto che non gli piace il suo stile di vita. (Anche se era ovvio che non piceva neanche a lui, Suzu lo ha solo spinto a tirarsi fuori prima che fose troppo tardi!)
Insomma, per me la scelta di Suzu non è proprio un ripiego, sono convinta che (dopo l'ovvio dolore) lei si sia veramente innamorata di Croissant e dei suoi zigomi malinconici. O almeno questo è ciò che mi piace pensare

Che carina Suzu versione moderna *_* Ne approfitto per dire che secondo me l'attrice è stata veramente bravissima. La maggior parte dei pianti che mi sono fatta gyuardando Utahime lo devo al suo visino triste, a partire dalla puntata in cui si guarda allo specchio e ripete "Sorridi, sorridi!" ciccina!

Anche Nagase Tomoya si è rivelato un bravissimo attore, bisogna dirlo Ha un volto così carismatico che è impossibile non volergli bene.

Commento finale: ambientazione originale e riuscitissima, attori bravi dal primo all'ultimo (menzione d'onore a Sabako intenta a pulire l'hula-hoop ), musiche emozionanti (anche se ancora non mi convince al 100% quella di Clapton), finale molto ben fatto e commovente! Per me è decisamente un 9 in pagella

atteso Yuichi per anni, eppure riesce a rendersi conto che lui ha vissuto, e che se non ricorda nulla non e' certo per colpa sua, e che quindi tutto e' cambiato a causa della guerra...

Questo ti porta a non riuscire a volerle male, anzi... e rende tutto piu' doloroso.

per rivelargli la verita' era qualcosa di doveroso... perche' James e' stato il suo maggior supporter, perche' meritava di sapere di "aver ragione" circa Suzu e perche' Yuichi aveva bisogno di dirlo a qualcuno per trovare la forza di andare avanti nella sua risoluzione.

per quello che poteva essere non se ne e' andata devo dire... sono felice che Suzu sia riuscita a vivere superando l'assenza di Taro, ma mi spiace che abbia dovuto farlo...

l'educazione, la societa' e una summa di cose ci consentono di diventare... ci interfacciamo alla vita in una certa maniera, dobbiamo rispondere alle aspettative etc... ma se potessimo scegliere per noi qualcosa di diverso cosa faremmo?

Non che Taro possa scegliere meno di Yuichi, ma e' sicuramente piu' libero... l'unica obbligazione che ha all'inizio e' quella di essere stato salvato dalla famiglia di Suzu, ma essi non lo conoscono, quindi e' libero di comportarsi in maniera meno posata... il fatto di non ricordare aiuta profondamente.

non e' un caso che cominci ad avere problemi e preoccupazioni allorche' la memoria del passato comincia a far capolino... perche' in quel momento diventa difficile ignorare il problema di fondo... le cose che lui non sa e che si chiede se non sia il caso di sapere, invece.

hanno problemi di memoria... puo' essere un trauma, o un meccanismo di difesa e quindi adattivo, oppure un sintomo di qualcos'altro di piu' profondo... statisticamente, i problemi maggiori vengono fuori nelle situazioni in cui il ricordare qualcosa che si e' perso stimola la coscienza di quello che si e'... e la sensazione della mancanza.

C'e' chi ha bisogno di dimenticare per mantenere la propria esistenza, come Peter Pan che dimenticava coloro con i quali aveva vissuto e anche le proprie avventure perche' il ricordare gli avrebbe creato il problema di sapere chi fosse, e lo avrebbe annullato... ma c'e' anche chi, come Taro/Yuichi, capisce di dover sapere per potersi definire... perche' l'identita', cio' che siamo, e' il nostro possedimento maggiore, la base di partenza per tutto quello che possiamo essere e fare.

il fatto che questa teoria fosse stata portata alla luce dell'esistenza ha giocato a suo favore... perche' siccome era qualcosa di detto da un medico, se davvero fosse accaduto in un paesotto di provincia nessuno si sarebbe posto seriamente il problema di una eventuale implausibilita' dell'evento in se'.

A Tokyo ci e' plausibilmente nato e cresciuto, ma Miwako e' stata con lui meno anni di Suzu ^^

di Taro, dei suoi sentimenti per Suzu...

If I could reach the stars I'd pull one down for you
Shine it on my heart so you could see the truth
That this love I have inside is everything it seems
But for now I find it's only in my dreams

That I can change the world
I would be the sunlight in your universe
You will think my love was really something good
Baby if I could change the world

If I could be king even for a day
I'd take you as my queen I'd have it no other way
And our love will rule in this kingdom we have made
Till then I'd be a fool wishin' for the day

CHORUS:
That I can change the world
I would be the sunlight in your universe
You will think my love was really something good
Baby if I could change the world
Baby if I could change the world


Sentendola ad un certo punto della storia ho cominciato a pensare, quando non mi ricordavo che Sakura si chiamasse cosi' e che quindi Yuichi dovesse aver scelto Miwako, che lui lo avrebbe fatto... per via di questo pezzo.

C'e' una parte di Taro che vorrebbe davvero cambiare le cose, che vorrebbe rispondere a Suzu in maniera appassionata e sincera... e' quella parte che alla fine ha ceduto a quel bacio atteso, e' quella parte che gli ha imposto di non dirle nulla e di non girarsi quando era sul pullman... nei suoi sogni lui puo' essere solo il Taro innamorato di Suzu, che vive questo amore in maniera totalizzante, che si occupa del cinema con la passione che lo ha contraddistinto e reso famoso in paese... e nei suoi sogni lei e' felice di lui, di quello che hanno... nei suoi sogni e' tutto cosi' semplice.

Ma il mondo non puo' essere cambiato, e quando il passato torna, tutto quello che gli rimane e' questa canzone, e' la sensazione di quello che poteva essere e non e' stato... if I can change the world (but I can't, and I know this truth) sembra dire...

ovviamente si rivela un cretino patentato anche qui
E dire che me lo sarei dovuta aspettare solo dal nome e da quella scena dove lo si vede di spalle pieno di dinamite...
Pensavo che questa volta avrebbe avuto un bel ruolo da cattivone proprio cattivo... comunque meglio così, perchè adoro quando fa il cretino, ha una mimica facciale assurda

che lui è proprio carino!