Utahime

Per me la cosa più bella e che più fa capire quanto perfetta sia stata la costruzione del drama è che quando Taro/Yuu decide di lasciare Suzu e il resto della famiglia, seppure faccia la scelta che onestamente fa dispiacere più lo spettatore, non gli si può in nessun modo dare torto, così come non ragione.

E' impossibile andare a schierarsi onestamente con qualsiasi personaggio:
Suzu è la ragazza che Taro ha amato e a cui avrebbe chiesto di sposarsi, un personaggio dolce, buono, onestamente innamorato;
Miwako è una donna forte, un personaggio magistrale per come è entrato a "devastare una situazione di equilibrio" senza farsi odiare, sempre gentile, buona, fiera, che comprende anche lei come, nella vita di Taro, sia l'elemento di disturbo. E però Taro non è solo Taro, è anche Yuuichi, suo marito e il padre di sua figlia.
Le si può dare torto? No.
Ma si può dare torto a Suzu? Nemmeno.
E a Taro/Yuuichi? E cosa gli si può imputare?

La scena in cui, alla fine della 10, ci fanno sentire "dentro la testa di Taro" il rumore della guerra è secondo me molto metaforica... più che la guerra Taro deve avere sentito la sua intera vita precedente rispuntargli dentro ed entrare in conflitto con quella presente, dato che le due erano inconciliabili.

Io sono rimasto molto colpito dalla storia, che mi ha fatto pensare varie cose.
Quanto è vero il fatto che noi "di base" siamo una certa persona, ma che l'ambiente che frequentiamo, le amicizie e tutte le varie scelte della vita ci indirizzano verso un carattere specifico, che magari sarebbe molto diverso da quello che potremmo avere con compagnie, scelte, casi della vita diversi?
Io ho letto molti dire "Chi, per voi, è veramente Taro"?.
Per me il senso della storia è molto chiaro: "Taro" era Taro per i 10 anni vissuti a Tosa Shimizu ed era Yuuichi per quelli vissuti a Tokyo prima della guerra.
Non è che lui sia più contento di una o dell'altra sua personalità, semplicemente sono egualmente entrambe parte di lui.

Proprio per questo il momento in cui si trova a dovere decidere tra le sue due vite è straziantissimo, a voler entrare nel personaggio.
Taro sa che non potrà mai riuscire a dire addio a quella che è stata tutta la sua seconda vita, a quello che è stato il suo secondo amore, e a tutto il resto.. Però allo stesso modo sa che, per quanto soffrirà (e lo farà in un modo o nell'altro) lasciando Suzu gli da la possibilità di vivere una vita con Croissant che ha iniziato a stimare dopo il gesto del lasciare la banda.
Se invece scegliesse di restare lì, obbligherebbe sua figlia a vivere una vita senza padre... e se Suzu può esserci qualche possibilità che dimentichi Taro, è ovviamente impossibile che Sakura (la figlia) possa sostituire suo padre Yuuichi con chiunque altro.
Quindi fa la scelta più responsabile di tutte, dimostrandosi una persona con un coraggio immenso.
Ma poichè, pur con questo coraggio, come ho detto sopra, sa che non potrà mai riuscire a fare separare Taro e Suzu, così come Taro e il resto di Tosa Shimizu, perchè se semplicemente dicesse "ho una figlia, mi dispiace, devo dirvi addio, magari ci vedremo qualche volta, capitemi" creerebbe una situazione di "sospensione",di "speranza" in cui non vuole lasciare Suzu...per tutto questo, decide di far "uccidere" Taro da Yuuichi, in modo che tutti (tranne James, che sceglie come unica persona cui cui sfogarsi per avere la forza di andare avanti nel suo proposito) pensino che semplicemente non ci sia nessun modo per ritrovare Taro e si sforzino così di andare avanti.

Detto questo: la fine è di una tristezza inverosimile. A parte la scena del bus che è proprio il momento in cui "Taro muore" e che Yuuichi/Taro riesce a sopportare senza nemmeno girare il viso (cosa che fa capire come questo sia un drama, perchè nella vita reale sfido qualsiasi essere dell'universo a resistere in una situazione come quella), anche le poche scene finali prima che ritorni in scena Akira sono tristissime...

Infatti: Vedere la tomba di Suzu e Croissant, oltre a essere commovente di per se, ci fa capire che Suzu sia riuscita a rifarsi una vita.
Ma qual è stato l'ultimo desiderio di Suzu? Quello di proiettare un film che è la storia di Taro.
E' evidentissimo che Suzu sia "nonostante tutto, andata avanti, perchè nonostante tutto la vita va vissuta" ma che non sia MAI riuscita a dimenticare Taro del tutto. Semplicemente, ed è proprio quello che Taro ha voluto ottenere andandosene subito e per sempre, si è fatta forza e ha vissuto la sua vita.

Le ultime scene sono importantissime per la dinamica del Drama perchè se fino a li il messaggio passato era che "Tutto sommato, non ci si può opporre più di tanto a degli eventi che condizionano le tue scelte di vita, al massimo puoi chiudere gli occhi e tirare avanti" (che è un messaggio vero, ma onestamente molto, troppo triste) gli ultimi minuti servono a dire che "...ma non tutto è per forza così nero".
E la fine con Akira e Ruriko (che erano i due nomi che Taro avrebbe dato ai suoi figli) è la fine migliore che si potesse avere, perchè dopo che le due storie di Taro e Yuuichi sono corse parallele prima, intrecciandosi dopo, finalmente si congiungono, e ci si fa capire in pochi minuti che Akira e Ruriko formeranno la coppia che Suzu e Taro avrebbero formato se Yuuichi non fosse ma esistito.

Nagase nella scena in cui finge di essere Yuuichi e poi parla con James e fa vedere come è anche Taro è eccezionale