Vorrei poter sfoderare il mio lato analitico-logorroico per questo drama - non perchè sia convinta che un drama DEBBA essere per forza fonte di riflessioni, solo per abitudine nell'approccio a cose di questo tipo!- ma le uniche riflessioni che mi provoca Utahime sono cose molto private che potrei anche condividere ma non so fino a che punto interesserebbero!
Siccome però ho voglia di scrivere, metto su "Honitsu, Mikujumono" e parto.
Una delle cose che mi incuriosiscono di più è il matrimonio della sorella di Suzu con il semi-ebete. Sono così affiatati e carini insieme che mi fanno pensare che dopotutto è possibile costruire una famiglia anche su basi che non siano la scintilla appassionata o l'incontro con l'anima gemella. Si può davvero amare un uomo "solo" perchè è gentile con te e perchè è serio e di sani principi.
Da grande voglio formare una coppia come quella dei genitori di Suzu! Una vera squadra, con tanto di motto cantato in stile "Taro to Suzu de taro taro rin rin rin"!
Poi ovviamente c'è la questione del salto nel passato che mi trasforma in una piagnona nostalgica. Quanto avrei preferito nascere all'epoca! Vivere una vita semplice, senza dover scegliere in quale paese vivere, in che continente cercare marito e se fidarmi o no del vicino di casa. Vivere in un paesino e innamorarmi già a 19 anni, ed esultare arrotolandomi sul piumone (ADORABILE Suzu che si mette a letto senza materasso
) e andare a letto dopo qualche chiacchiera con i familiari e gli amici anzichè Vespa sarebbe stato meraviglioso!
Tornando alla trama in sé, quand'è che Taro si decide baciare Suzuuuuuu???
Capisco lo sconvolgimento emotivo per il racconto della moglie, ma... se non si muove mi darà l'impressione di non essere poi così tanto innamorato... e questa cosa mi fa temere un brrutto finale che non potrei reggere
Adesso poi è saltata fuori pure la figlia, e ti pare che con la nascita di Hana Suzu non si farà prendere da mille sensi di colpa e non smetterà di corteggiare Taro?
Suzu, non ti arrendere
