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Tiger & Dragon

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§Laira§
view post Posted on 10/8/2008, 01:29 by: §Laira§     +1   -1




Finito proprio questa sera Tiger & Dragon! ...E già mi chiedo sconsolata come possano esserci solo quattro pagine, perchè lei è così snobbato Kudo-sama, perchè? :bwa:
Certo, i suoi drama ( ma questo in particolare- e poi dirò perchè! ) richiedono un livello di concentrazione di molto superiore alla norma...inizialmente l'impatto può essere ostico, ma c'è un mondo dentro, e non smetterò mai di sperare che più gente venga invogliata alla visione di tali gioiellini :wub: *fine spazio propagandistico per Kudo-sama, necessaria prefazione in tutti i miei commenti dedicati a quest'ometto :gnegne:*
Allora, come dicevo...Tiger & Dragon non è solo un drama difficile, ma penso il più difficile tra tutti quelli che ho visto di Kudo Kankuro. Inizialmente può facilmente anche annoiare...l'intersecarsi dei piani narrativi aggiunge sempre un tocco di brio e originalità alla narrazione, ma nel complesso alcune volte -questo negli episodi iniziali- facevo fatica ad andare avanti...perchè a farla da padrone era il rakugo, non era ancora ben delineato un "piano d'appoggio" ( come la bellissima storia di amicizia in Kisarazu o l'emozionante lotta tra gangs e l'atmosfera thrilling di IWGP ). E con il rakugo si instaura quel rapporto tipico delle opere classiche e tradizionali: ne riconosci il valore, ma il coinvolgimento ne risente...è come trovarsi di fronte qualcosa di perfetto esteticamente, ma "freddo". Per questo dicevo che, secondo me, T&D è il drama forse più ambizioso e più difficile di Kudo-sama: certo, dalla prospettiva di un occidentale lo straniamento è molto più forte, ma resta il fatto che il tramite che ha scelto per raccontare la sua storia è un tramite nobile, che va assimilato, compreso. Insomma, si tratta di entrare a poco a poco nell'ottica del drama...non è un humour terra-terra, è un'aneddotica fine e poco vistosa. Superate queste difficoltà iniziali il tutto diventa molto più scorrevole e godibile...perchè ovviamente l'adorato sceneggiatore non si accontenta di far leva sul rakugo, ma inserisce una serie di tematiche ( prima fra tutte il capire la propria strada ) che si incontrano e scontrano e dipanano a partire da ognuno di questi racconti, il che aggiunge quel tratto -caratteristico suo, proprio!- di sensibilità e creatività che tanto mi fa apprezzare queste opere :amor: ( ma tanto si è capito, tutto quello a cui mette mano quest'uomo diventa oro! :hua: )
Perchè se inizialmente il rapporto tra Ryuji e Tora sembrerebbe una semplice amicizia-inimicizia ( ed è uno dei motivi per cui inizialmente T&D non mi aveva presa più di tanto...rispetto a Kisarazu mi mancava molto questa tematica! ), poi se ne comprendono le vere implicazioni...l'uno è indispensabile all'altro non come amico nel senso più comune del termine, ma come termine di confronto con cui relazionarsi per comprendere la propria strada. Ognuno ha il proprio modo di vedere la realtà, sono portatori di due chiavi di lettura molto diverse...non c'è il classico "dialogo costruttivo" tra loro, ed è anzi la sana rivalità che si viene a creare ( prima per la questione di Megumi, poi per il rakugo ), a determinare la loro progressiva presa di coscienza. E questa cosa, lo ammetto, mi è piaciuta da impazzire *_* Gli ultimi episodi penso siano davvero emblematici...
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soprattutto per quanto riguarda Ryuji. Il fattore determinante del suo ritorno al rakugo risiede non solo dentro di sè - è evidente l'allontanamento forzato da questa arte l'ha sempre segnato- ma anche in Tora, nella sua passione crescente. Senza Tora, che ha scosso il mondo del rakugo dalle fondamenta, questo cambiamento in Ryuji non ci sarebbe mai stato. E a sua volta Tora nutre profonda stima per Ryuji, gli chiede consigli per le varie esibizioni, e questo non fa che incrementare il suo interesse verso il rakugo, nonchè la sua competitività verso il "genio"

Ma la cosa più interessante - e che non è immediatamente palese!- è che il rakugo non è considerato solo come arte a sè stante. E' soprattutto un mondo, fatto di relazioni e dotato di un retroterra proprio...ed è stupendo vedere come Tora progressivamente entri in questo mondo, lo faccia suo :beota: I rapporti con la famiglia del maestro sono apparentemente sempre gli stessi ( alla fine di ogni episodio abbiamo Tora che paga le lezioni-Donchan intasca-viene minacciato-ridà la somma prima guadagnata per saldare il suo debito! :gnegne: ), ma nella sostanza tante cose cambiano...nei confronti di Ken-chan, Tora ha sempre nutrito reverenziale rispetto, ma mai ha ricevuto calore familiare. E quando, verso la fine, non lo considerano più yakuza...ecco, questa è la chiave della scelta di Tora: l'essersi riuscito a integrare in un contesto tanto diverso, al punto da essere considerato addirittura membro di quella famiglia. Per questo dicevo che, come sempre, Kudo-sama riesce ad andare aldilà di quelle che sembrano le premesse iniziali...ti aspetti una storia incentrata sul brillante scambio realtà-finzione e ti ritrovi invece implicazioni molto più profonde sul piano umano e relazionale! Per esempio, anche Megumi...inizialmente sembra la solita svampita, ma anche per lei l'incontro con una realtà diversa ( l'uomo povero! xD ) comporta una maturazione, anche se poco percepibile all'apparenza. Bon, io con i commenti coesi proprio non vado d'accordo! Dico a random altre cose che mi sono piaciute :mhuaua:
- i due protagonisti, come recitazione ( oltre che per la già citata caratterizzazione! ) Perchè non esiste nessuno yakuza-falso-tale come Nagase. E perchè lo sguardo di Okada ha qualcosa che...beh :cuore: I drama di Kudo-sama spesso richiedono una recitazione forzata e quasi caricaturale...ma lui riesce ad essere raffinato e incisivo, sempre!
- Ginjiro, aka Tsukamoto Takashi. Cosa non è con quei capelli tirati su alla fine... :sbav: ( e sottolineo fine, visto che il resto del drama non gli rende giustizia! :gnegne: ). Anche come personaggio devo dire che mi ha riservato delle sorprese, in particolare nell'ultimo episodio...
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sono passati tre anni, e dalla descrizione di Risa ci aspetteremmo un uomo completamente diverso. E in realtà è lo stesso ragazzino dentro, che nutre grande rispetto per il suo aniki, ma che deve misurarsi con qualcosa di nuovo, e che per di più non sente nemmeno suo. Un po' amara la sua conclusione, devo dire!

- il rapporto tra Don-chan e Ken-chan...perfetto contraltare di quello tra Ryuji e Tora. Entrambi dotati di grandi capacità nel rakugo, entrambi rivali che finiscono col prendere strade diverse...per poi ritrovarsi, e ricominciare da capo.
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Ed è proprio quello che ha fatto Ryuji...garantire a Tora di ritornare nel mondo del rakugo nonostante il carico "pericoloso" per entrambi. Ma per impedirgli di lavorare al PeachyBus questo e altro, probabilmente! :mhuaua:

- il senso dell'humour! Rispetto agli altri drama di Kudo-sama qui si spazia davvero tanto...dai tristissimi giochi di parole di Donta, agli spassosi doppi sensi, alla raffinata compostezza del rakugo etc.etc. Forse l'ho già detto! Ma Kudo-sama, io e lei ce la intenderemmo! :cuute:
- la sigla!
- i tentativi di Ryuji di consumare l'ammmore con Megumi-chaaan! ~, miseramente falliti a causa della marea di coinquilini che sbucavano da ogni dove! :gnegne:
- tutto.tutto.tutto.

Insomma, altro da dire c'è sicuramente! Ma il mio giudizio complessivo è davvero alto...inizialmente sembra più freddo emozionalmente rispetto a Kisarazu, meno "galvanizzante" rispetto a IWGP, ma poi! Kudo Kankuro non delude mai, e riesce a fare anche di un drama incentrato su un'arte tradizionale qualcosa di strepitoso, sotto tutti i punti di vista *_*
...e ancora una volta i miei commenti sui drama di quest'ometto sono pieni di faccine amorose e/o sbrilluccicanti, ma non è possibile! :gnegne:
 
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