Eccomi qui a cercare di mettere in piedi un commento che non risulti scontato e banalotto di questo drama, che è rimasto tanto tempo fermo sul mio hard disk prima di finire divorato nel giro di 24 ore.
E in verità, penso che sia un'impresa abbastanza complicata il cercare di esprimere ciò che questa visione mi ha lasciata.
Non ho pianto il litro di lacrime pronosticato, perchè ero consapevole di quello che avrei visto, ma mi ha commossa immensamente, e a fine visione sono andata a dormire pensando a tante cose.
A quanto sono fortunata, e non me ne rendo neanche conto. Non credo che avrei la stessa forza d'animo di Aya davanti a una cosa del genere.
Senza alcun preavviso, la serie ti mette davanti alla triste eventualità che "anche se i tuoi figli sono sani adesso, non è detto che lo saranno sempre", come detto dalla madre di Aya.
E il tutto risulta ancora più sconvolgente perchè davvero la vita può cambiare drasticamente da un giorno all'altro. Dall'essere una quindicenne piena di vita, con tanti interessi e tante capacità, Aya si trova ad essere il contrario di tutto. E non può fare niente per impedirlo, anche se lotta, con tutte le sue forze.
Pur desiderando continuamente, intensamente, poter aiutare gli altri è lei quella che ha più bisogno d'aiuto, ed è una cosa difficile da accettare, specie quando si è giovani, specie quando tutto è così improvviso.
Ho sinceramente apprezzato la famiglia, e più volte mi sono chiesta - sapendo che non esiste una risposta - se in questa triste vicenda abbia sofferto maggiormente Aya o le persone che le volevano bene e con lei hanno cercato di lottare.
La forza d'animo dei genitori, che hanno sempre cercato di sostenere la figlia nel miglior modo possibile, le diverse reazioni dei fratelli,
il loro impegno a farsi carico dei "sogni" di Aya e portarli avanti per lei
, sono stati molto toccanti.
Come invece sono stati incredibilmente tristi l'ipocrisia e l'egoismo
dei compagni di scuola e dei loro genitori, ad esempio. Tanti sorrisi e offerte d'aiuto ma solo per non sentirsi in "colpa", ma subito pronti a girarle le spalle perchè è tutto troppo faticoso e indubbiamente iniziare le lezioni 5 minuti dopo può far calare di brutto i tuoi voti
Ogni madre pensa al bene dei suoi figli, certo, ma ho seriamente odiato quelle madri altezzose che proponevano alla signora Ikeuchi di lasciare il lavoro per occuparsi di sua figlia. Certamente poteva essere una soluzione, ma era una famiglia con tre figli e il negozio di Tofu del padre rendeva fino a un certo punto. Per quanto sia triste è impensabile togliere una fonte di reddito in una famiglia con un membro malato, perchè purtroppo nessuno ti aiuta se non ti aiuti tu.
Anche il senpai di basket, avrei voluto prenderlo a scossoni, ma era pur sempre un ragazzo di 16 anni...
Il dottore, se inizialmente poteva sembrare
un pò freddino, in realtà era attivamente partecipe della sofferenza dei suoi pazienti, che tanto più si impegnano tanto più gli fanno sentire tutta la sua impotenza. E nonostante i suoi sforzi di ricerca neanche l'amministrazione ospedaliera aiuta. E' una realtà molto crudele.
Infine, due parole su Aso-kun.
Un personaggio troppo buono per essere "vero". Eppure estremamente realistico, di grande spessore. E' chiarissimo il suo cambiamento e le sue ragioni in entrambi i suoi atteggiamenti. Dall'"odio" verso la vita al desiderio di essere lui stesso a poter fare qualcosa per prolungarla.
Ho trovato tutto il cast molto molto bravo, in particolare i genitori, ma veramente sensazionale è stata Erika Sawajiri, benchè sia l'unico ruolo in cui l'ho vista. Così come ho apprezzato Fujiki Naohito e il Nishikido, che però, nonostante mi sia piaciuto moltissimo come personaggio continua a non prendermi in quanto "Nishikido Ryo"
Non è decisamente il mio Jhonny's
Penso di non essere in grado di dire altro di intelligente in questo momento, oltre che ho dato un
8 a questo drama.
