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1 Litre of Tears

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§Laira§
view post Posted on 30/8/2008, 13:19 by: §Laira§     +1   -1




CITAZIONE
Ahhh Chem fai tornare la voglia di rivederlo :sniff:

Ohh quoto quoto :sniff: Ricordo con un certo affetto 1 LoT, perchè penso sia stato il primo drama che ho visto per intero...in condizioni pessime, per di più, visto che i sub degli ultimi episodi mi saltavano una frase sì e una no! :mhuaua: Ma allora ero troppo giovane e inesperta per capire che dovevo passare a un certo player per poter visualizzare alcuni tipi di sub ballerini! *pubblicità progresso :hero:*
Comunque, sulla scia degli appassionati commenti di chem, ieri -presa da una botta di nostalgia & masochismo- ho ripreso in mano lo SP ( che non avevo mai visto ), in modo da fare un bel ripassone dell'intera serie! Non l'avessi mai fatto :spavento: Tutti quei piccoli particolari strazianti che avevo dimenticato sono riemersi con una viuleeenza incredibile! Risultato: mal di testa-da-pianto + rinvigorimento del mio latente ma mai sopito amore nishikidico.

CITAZIONE
Non è la storia lacrimevole di una ragazza sorridente e fiduciosa, bla bla bla, come tutte le recensioni scrivono..col cavolo!

Ecco, qui quoto proprio! "Ripassando" ieri i momenti fondamentali del drama, mi sono ricordata di quanto avessi amato questa serie proprio per il suo approccio per nulla pretenzioso o falsificato a un evento così terribile come la malattia di Aya. I momenti "educativi", in cui si vuole trasmettere anche un messaggio sociale di forza e ottimismo di certo sono presenti ( ed è del resto questo l'intento del drama...è un prodotto che deve far riflettere, e risultare socialmente utile ), ma non scadono mai nel patetismo, e soprattutto sono ben amalgamati con sprazzi di umana debolezza e sofferenza, che fanno di Aya sicuramente un'eroina, ma non del tipo "senza macchia e senza paura". Come ha detto benissimo chem, la sua caratterizzazione procede con fasi alterne di ottimismo, fiducia nella stabilizzazione della malattia e nell'aiuto propostole dagli altri; ma anche di amarezza, disagio, dilemma esistenziale...in cui mai c'è la totale accettazione del suo destino. In questo senso gli ultimi episodi sono davvero un colpo al cuore...
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perchè vediamo una Aya sempre più stanca, che sempre lotta ma che progressivamente si sente attanagliata e oppressa dalla sua condizione di disabile. Molto, molto toccanti i momenti in cui afferma di raffigurarsi -addirittura nei sogni- sulla sedia a rotelle, o quando allontana Asou-kun ( quei discorsi! Quella lettera! ;_; ) perchè ormai per lei "vivono in mondi separati"
. Un'altra cosa che mi ha colpita nella caratterizzazione di Aya è che, pur mantenendo in generale una "purezza" invidiabile che le consente di non essere "contaminata caratterialmente" dalla malattia, ha vari momenti in cui fa cadere questa maschera che si è un po' costruita per sopravvivere a ciò che sta affrontando...mi riferisco soprattutto
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alla lettera che invia ad Asou-kun. In cui lo ringrazia per il bene che le ha fatto, ma al contempo afferma, con una franchezza anche crudele, di essere gelosa di lui, di non poter sopportare continuamente il confronto con i "se" e con i "ma" che le provoca la sua presenza. Per non parlare dei momenti in cui, pur stando in disparte e senza intervenire, subisce il duro contraccolpo delle parole altrui...ad esempio quando, ascoltando per errore la conversazione che fanno su di lei i compagni di classe, scopre di essere un peso per le sue amiche :sniff: O quando sente il litigio tra Akko e Hiro e scopre che il fratellino si vergogna di lei...sono momenti in cui Aya non ci viene proposta bidimensionalmente come una ragazza forte&coraggiosa&indistruttibile, ma semplicemente come una ragazza che, alle prese con un problema più grande di lei, si relaziona ad esso con approcci alterni, a seconda della gente che incontra, a seconda delle diverse fasi della sua vita che vengono coinvolte in questa lotta continua. L'atmosfera è sì straziante...ma anche stemperata e controbilanciata da un messaggio ottimistico ma mai scandente nella banalità.
Realistico è anche il modo in cui viene descritto il rapporto degli ammalati con il mondo esterno...un rapporto non facile ( anch'io, come chem, spesso mi sono chiesta quale fosse l'approccio "giusto" ), che viene colto con tante differenti sfumature. Si passa dalla più aperta ostilità e indifferenza ( come quella di alcuni docenti e compagni di classe ), all'incapacità di gestire una situazione così delicata ( si veda il senpai...certo, poteva evitare di lasciarla in modo così brutale a inzupparsi come un biscotto, ma sinceramente non mi sento di dargli del bastardo o che altro; è semplicemente un ragazzo che aveva una cotta...e che si è trovato impaurito e disorientato nel sapere della situazione di Aya, per cui si è tirato indietro ), all'aiuto e ai sorrisi compiacenti ma falsi, alla presenza ferma e disinteressata dei familiari ( eccezionali le figure del padre e della madre...i loro sforzi prima per celare la verità, poi per renderla accetta ad Aya; per non parlare di Akko, che però meriterebbe trattazione a parte per quanto mi è piaciuta! ). E poi, Asou-kun...che alla fine è l'unico che si relaziona ad Aya ( ad eccezione dei suoi familiari ) come se nemmeno fosse malata, in modo sincero e schietto, senza fronzoli :wub: Inizialmente partiva come personaggio piuttosto stereotipato...famiglia facoltosa ma che lo trascura, atteggiamento emo da "chemefregadellamorte" etc.etc. :gnegne: Poi gradualmente si evolve, eccome se si evolve...non perde mai quel suo atteggiamento scontroso e diretto, e questo è di grande aiuto per Aya. L'appoggio che lui le offre è spontaneo, per nulla costruito...perchè non si basa sulla pietà verso una malata, ma sulla curiosità e sull'affetto che prova per lei come persona. In un certo qual senso, mentre dagli altri Aya riceve forme d'affetto o pure e disinteressate ( i familiari ) o forzate e costruite ( dei compagni di classe ), con Asou-kun c'è una reciprocità, un dare/ricevere a livello umano, che personalmente mi ha molto colpita *_* Perchè è l'unico rapporto che non ruota attorno alla malattia di Aya, ma attorno ad Aya stessa.
Altra figura di grande spessore secondo me è Akko, che ricordo come quella che ha subito il cambiamento più radicale...inizialmente, in quel tipico atteggiamento di rivalità/amore che si prova verso una figura più grande e umanamente dotata come Aya, prevaleva l'aspetto più astioso e combattivo. Poi è incredibile come, a partire da questi stessi sentimenti, sia riuscita a farli diventare qualcosa di propositivo e positivo. Riesce a incanalare questo senso di competitività nella direzione giusta...a prendere Aya come un modello da ammirare sinceramente per tutto quello che sta passando; e in questo modo si realizza senza vivere all'ombra della sorella, ma in uno stimolante confronto con lei. Mi è piaciuto come, alla notizia della malattia di Aya,
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lei mostri questi slanci di amore verso la sorella. Quando chiede disperata se ci sia una cura, quando rimprovera Hiro per la sua superficialità...è splendida, perchè -un po' come Asou-kun- riesce a mantenere questo genuino interessamento senza risultare ipocrita.

Infine, altro aspetto che mi è piaciuto un sacco è, come ha detto chem, la descrizione di un ambiente familiare così bello ma realistico pure. Perchè il gruppo è coeso e affiatato, ognuno fa del proprio meglio per aiutare Aya...ma oltre alla compartecipazione del suo dolore, oltre all'incoraggiamento, c'è anche la consapevolezza delle limitazioni che si devono affrontare.
Il cast è di ottimo livello...la Sawagiri ( per quanto su di lei come persona ne abbia sentite di ogni :gnegne: ) qui mi è sembrata assai calata nella parte. Inoltre il suo non era un ruolo affatto facile...è riuscita a rendere benissimo ( non solo come espressività, ma proprio come mimica del corpo ) il decorso lento, ma progressivo e sempre più degradante, della malattia ;_; Poi ha un sorriso che intenerisce molto...di quella purezza non disturbante, un po' come la Shiori di Maou! In questo drama, comunque, a spiccare è Ryo! Mioddio è stato bello andare a riscoprire le origini della mia passione per il Nishikido piangente! :love: Chi non adora Asou-kun...con quella sua distratta gentilezza, l'espressione sempre corrucciata! La franchezza mai melensa per cui ha uscite del tipo
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"ma fai schifo a basket!", "Certo che sei insensibile col tuo senpai!" etc.etc. Per non parlare dell'adorabile casualità con cui dichiara il suo amore ad Aya..."mhh sì mi piaci. Forse"...ma forse forse, eh :gnegne:

Ahh insomma! Grazie chem per avermi stimolata a riguardare questo drama! Grazie per aver rinverdito il mio nishikidismo! :hua:

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Però è bellissima sta cosa che Ryo l'ha ricantata! Potresti essere più specifica? :tw: E' su qualche live famoso?

Più tardi ti rispondo in J-stars, preparati! :corre:
 
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